Intorno al 1968 si prende coscienza dei dispositivi del potere, si mira alla larga partecipazione democratica. Si criticano e si contrastano le pratiche inibitorie e oppressive in tutti i rapporti interpersonali, dall’ambito sessuale o famigliare a quello istituzionale, specialmente quello dell’educazione. Dopo che “i filosofi avevano soltanto interpretato il mondo”, l'’intento materialista marxista di “cambiare il mondo” darà un impulso vitale anche alla glottodidattica. Soprattutto sul piano teorico il 68 sposterà radicalmente le impostazioni dell’insegnamento delle lingue: dai metodi tradizionali - inibitori per il loro carattere riduttivo e autoritario - verso approcci pragmatici, comunicativi, partecipativi nel senso sia sociale che individuale. Le due correnti teoriche del 68, la filosofia sociale e la psicanalisi marxista, contribuiranno significativamente prima alla “svolta comunicativa” poi al recupero delle risorse emotive, avviando così l’attuale percorso verso approcci olistici e l’”apprendimento autonomo”. Questa tesi è Illustrata esaminando gli sviluppi teorici in campo glottodidattico in Germania, paese in cui soprattutto gli studi della Frankfurter Schule – e in particolare le teorie di Jürgen Habermas a partire dal 68 hanno influenzato direttamente gli obiettivi e i metodi ell’insegnamento delle lingue.
Dall’inibizione alla partecipazione: l’apporto del sessantotto alla glottodidattica / Senf, Kurt Jorg. - (2008), pp. 323-337. (Intervento presentato al convegno I linguaggi del sessantotto tenutosi a Roma, Libera Università degli Studi "San Pio V" nel 15/05/2008 - 17/05/2008).
Dall’inibizione alla partecipazione: l’apporto del sessantotto alla glottodidattica
SENF, Kurt Jorg
2008
Abstract
Intorno al 1968 si prende coscienza dei dispositivi del potere, si mira alla larga partecipazione democratica. Si criticano e si contrastano le pratiche inibitorie e oppressive in tutti i rapporti interpersonali, dall’ambito sessuale o famigliare a quello istituzionale, specialmente quello dell’educazione. Dopo che “i filosofi avevano soltanto interpretato il mondo”, l'’intento materialista marxista di “cambiare il mondo” darà un impulso vitale anche alla glottodidattica. Soprattutto sul piano teorico il 68 sposterà radicalmente le impostazioni dell’insegnamento delle lingue: dai metodi tradizionali - inibitori per il loro carattere riduttivo e autoritario - verso approcci pragmatici, comunicativi, partecipativi nel senso sia sociale che individuale. Le due correnti teoriche del 68, la filosofia sociale e la psicanalisi marxista, contribuiranno significativamente prima alla “svolta comunicativa” poi al recupero delle risorse emotive, avviando così l’attuale percorso verso approcci olistici e l’”apprendimento autonomo”. Questa tesi è Illustrata esaminando gli sviluppi teorici in campo glottodidattico in Germania, paese in cui soprattutto gli studi della Frankfurter Schule – e in particolare le teorie di Jürgen Habermas a partire dal 68 hanno influenzato direttamente gli obiettivi e i metodi ell’insegnamento delle lingue.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.