Un recente libro di G. Mori attribuisce a Guy Patin la paternità del Theophrastus redivivus, il primo trattato scopertamente ateo della storia della filosofia, di autore anonimo e di ingente mole, databile 1659, che circolò manoscritto e che rappresenta uno dei titoli più emblematici della letteratura clandestina del 17° e 18° secolo. In questo articolo se ne discute l'attribuzione analizzando la complessa struttura e lo stile di questo testo. Tale discussione permette inoltre di fare un bilancio riguardo a una delle categorie interpretative più adoperate a proposito del libertinage d’esprit, quella di dissimulazione.
Guy Patin e i suoi amici: Riflessioni sulla scrittura libertina a partire da un libro di Gianluca Mori / Schino, ANNA LISA. - In: SYZETESIS. - ISSN 1974-5044. - X:(2023), pp. 419-430. [10.53242/syzetesis/73]
Guy Patin e i suoi amici: Riflessioni sulla scrittura libertina a partire da un libro di Gianluca Mori
Anna Lisa Schino
2023
Abstract
Un recente libro di G. Mori attribuisce a Guy Patin la paternità del Theophrastus redivivus, il primo trattato scopertamente ateo della storia della filosofia, di autore anonimo e di ingente mole, databile 1659, che circolò manoscritto e che rappresenta uno dei titoli più emblematici della letteratura clandestina del 17° e 18° secolo. In questo articolo se ne discute l'attribuzione analizzando la complessa struttura e lo stile di questo testo. Tale discussione permette inoltre di fare un bilancio riguardo a una delle categorie interpretative più adoperate a proposito del libertinage d’esprit, quella di dissimulazione.File | Dimensione | Formato | |
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