With only eleven monasteries, Norway was the Scandinavian kingdom with the least representation of Mendicants in the Middle Ages. Despite the inevitable contrasts with the secular clergy, who saw them as competitors for the cura animarum, over the course of a few decades the two Orders nevertheless managed to reach an important role for themselves both in domestic and foreign politics. The Dominicans quickly became part of Nordic society, ascending to the episcopate, entering the service of kings and also becoming referents for the popes, who made especially use of their vocation for preaching. Years later, the Franciscans followed a similar path: they appear in official documents especially from the reign of Magnús Hákonarson (1263-1280), when they assumed important positions on behalf of both the monarch and the popes. By taking into account sources of a different nature, the article therefore offers an overview of the establishment, diffusion and integration of Dominicans and Franciscans in Norwegian society until the end of the thirteenth century, highlighting both the similarities and the differences existing between the two Orders.

Con soli undici conventi, nel medioevo la Norvegia fu il regno scandinavo con la minor rappresentanza di Mendicanti. Nonostante gli inevitabili contrasti con il clero secolare, che vide in loro dei concorrenti per la cura animarum, nel corso di pochi decenni i due ordini riuscirono comunque a ritagliarsi un ruolo importante sia nella politica interna sia in quella estera. I Frati Predicatori si inserirono rapidamente nei quadri della società nordica ascendendo all'episcopato, entrando al servizio dei re e diventando dei referenti anche per i pontefici, che si avvalsero specialmente della loro vocazione per la predicazione. Anni dopo, i Frati Minori seguirono un percorso simile: essi figurano in documenti ufficiali soprattutto a partire dal regno di Magnús Hákonarson (1263-1280), quando assunsero importanti incarichi per conto sia del monarca sia dei papi. Basandosi su fonti di natura differente, l'articolo offre quindi una panoramica sull'insediamento, la diffusione e l'integrazione di Domenicani e Francescani nella società norvegese fino alla fine del Duecento, evidenziando tanto le analogie quanto le differenze esistenti tra i due ordini.

"In Norvegiam fratres misit". Domenicani e Francescani nella Norvegia del Duecento / D'Angelo, F.. - In: FRATE FRANCESCO. - ISSN 0016-0091. - 89:2(2023), pp. 295-311.

"In Norvegiam fratres misit". Domenicani e Francescani nella Norvegia del Duecento

D'Angelo F.
Primo
2023

Abstract

With only eleven monasteries, Norway was the Scandinavian kingdom with the least representation of Mendicants in the Middle Ages. Despite the inevitable contrasts with the secular clergy, who saw them as competitors for the cura animarum, over the course of a few decades the two Orders nevertheless managed to reach an important role for themselves both in domestic and foreign politics. The Dominicans quickly became part of Nordic society, ascending to the episcopate, entering the service of kings and also becoming referents for the popes, who made especially use of their vocation for preaching. Years later, the Franciscans followed a similar path: they appear in official documents especially from the reign of Magnús Hákonarson (1263-1280), when they assumed important positions on behalf of both the monarch and the popes. By taking into account sources of a different nature, the article therefore offers an overview of the establishment, diffusion and integration of Dominicans and Franciscans in Norwegian society until the end of the thirteenth century, highlighting both the similarities and the differences existing between the two Orders.
2023
Con soli undici conventi, nel medioevo la Norvegia fu il regno scandinavo con la minor rappresentanza di Mendicanti. Nonostante gli inevitabili contrasti con il clero secolare, che vide in loro dei concorrenti per la cura animarum, nel corso di pochi decenni i due ordini riuscirono comunque a ritagliarsi un ruolo importante sia nella politica interna sia in quella estera. I Frati Predicatori si inserirono rapidamente nei quadri della società nordica ascendendo all'episcopato, entrando al servizio dei re e diventando dei referenti anche per i pontefici, che si avvalsero specialmente della loro vocazione per la predicazione. Anni dopo, i Frati Minori seguirono un percorso simile: essi figurano in documenti ufficiali soprattutto a partire dal regno di Magnús Hákonarson (1263-1280), quando assunsero importanti incarichi per conto sia del monarca sia dei papi. Basandosi su fonti di natura differente, l'articolo offre quindi una panoramica sull'insediamento, la diffusione e l'integrazione di Domenicani e Francescani nella società norvegese fino alla fine del Duecento, evidenziando tanto le analogie quanto le differenze esistenti tra i due ordini.
Norvegia; Frati Minori; Frati Predicatori; Duecento; Medieval Norway; Dominicans; Franciscans
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
"In Norvegiam fratres misit". Domenicani e Francescani nella Norvegia del Duecento / D'Angelo, F.. - In: FRATE FRANCESCO. - ISSN 0016-0091. - 89:2(2023), pp. 295-311.
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