Le ricerche del teologo Eberhard Jüngel relative al problema del dire «Dio» risultano interessanti per due motivi essenziali: prima di tutto esse mostrano una notevole originalità nei confronti della tradizione teologica e filosofica con cui si confrontano. Per «tradizione», in questo caso, si deve intendere tutto ciò che, da Eraclito a Wittgenstein, rientra nel paradigma della teologia negativa – così come considerato da Jüngel –, il quale afferma che solamente le apopháseis – le enunciazioni negative – possono esprimere adeguatamente il divino. In secondo luogo egli mostra come il problema della distanza e prossimità del divino si ponga anche a livello del linguaggio e come il paradigma della teologia negativa sia in grado di esprimere adeguatamente solo la distanza. Nella sua opera principale, Dio mistero del mondo , Jüngel si chiede se la possibilità di dire «Dio» sia una prerogativa del linguaggio, oppure se venga da qualcos’altro.
Prossimità e distanza del divino nel discorso su Dio. Eberhard Jüngel e il problema di dire "Dio" / Bianchi, Andrea. - In: FILOSOFIA E TEOLOGIA. - ISSN 1824-4963. - 1(2020), pp. 111-122.
Prossimità e distanza del divino nel discorso su Dio. Eberhard Jüngel e il problema di dire "Dio"
Andrea Bianchi
2020
Abstract
Le ricerche del teologo Eberhard Jüngel relative al problema del dire «Dio» risultano interessanti per due motivi essenziali: prima di tutto esse mostrano una notevole originalità nei confronti della tradizione teologica e filosofica con cui si confrontano. Per «tradizione», in questo caso, si deve intendere tutto ciò che, da Eraclito a Wittgenstein, rientra nel paradigma della teologia negativa – così come considerato da Jüngel –, il quale afferma che solamente le apopháseis – le enunciazioni negative – possono esprimere adeguatamente il divino. In secondo luogo egli mostra come il problema della distanza e prossimità del divino si ponga anche a livello del linguaggio e come il paradigma della teologia negativa sia in grado di esprimere adeguatamente solo la distanza. Nella sua opera principale, Dio mistero del mondo , Jüngel si chiede se la possibilità di dire «Dio» sia una prerogativa del linguaggio, oppure se venga da qualcos’altro.File | Dimensione | Formato | |
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