Doing camp: questioning public space in a vanishing act

This proposal addresses some somatic practices of DOM-collective (Rome) that investigates the performing arts language in the articulation between the environmental humanities approach and the queer transfeminist sensitiveness. It explores the relationship between bodies and territories, questioning the node of permeability and observing how power, nature, culture and marginality interact in public space. In particular, Roma Non Esiste project (2019-2022) is a temporary settlement that tensions the idea that doing camp and walking practice have radical political and poetic implications, remaining in contact with an ephemeral presence act before its naturalisation into a permanent form. It is therefore a question of opening interstices removed from the biopolitical regime.

Questa proposta affronta alcune pratiche artistiche del collettivo DOM (Roma) che indaga il linguaggio delle arti performative nell’articolazione tra l’approccio delle environmental humanities e le sensibilità transfemministe queer. Esplora la relazione tra corpi e territori, interrogandosi sul nodo della permeabilità e osservando come potere, natura, cultura e marginalità interagiscono nello spazio pubblico. In particolare, il progetto Roma Non Esiste (2019-2022) è un insediamento temporaneo che mette in tensione l’idea che il fare campo e la pratica del camminare abbiano implicazioni politiche e poetiche radicali, rimanendo in contatto con un atto di presenza effimero prima della sua naturalizzazione in una forma permanente. Si tratta quindi di aprire degli interstizi sottratti al regime biopolitico.