Il Centro di Clinica Cognitiva dell’Associazione Clinica Cognitiva Lazio (ACC Lazio) ha un duplice scopo formativo/scientifico e clinico. Da una parte intende essere un luogo di incubazione professionale per la pratica clinica con periodi di tirocinio prima della specializzazione e un inserimento alla professione per i neo-psicoterapeuti. Dall’altra vuole rendere accessibile a fasce socialmente disagiate un sostegno psicologico e di psicoterapia. Sfruttando la possibilità di lavorare in “terre di confine” si ritiene necessaria la costruzione di progetti di ricerca per affinare una pratica clinica che spesso è limitata ad una popolazione di pazienti di ceto sociale medio alto. Al Centro di Clinica Cognitiva, attivo da gennaio 2014, sono giunti una discreta quantità di pazienti sia adulti che bambini. Nonostante gli interventi siano basati sul reddito e pressoché gratuiti, abbiamo incontrato varie difficoltà sia nel trovare accordi per stabilire la data del primo colloquio, sia nel condurre in modo stabile e duraturo la terapia stessa. La domanda che ci poniamo è: come mai c’è una certa resistenza? chi sono i pazienti che afferiscono al centro, quali sono le loro caratteristiche? Lo scopo del presente lavoro è quello di tracciare una correlazione tra le caratteristiche del paziente, il tasso di rinuncia al trattamento, e l’andamento della terapia stessa; per progettare il primo colloquio e calibrare l’intervento terapeutico in modo da accogliere un paziente che vive in condizioni di disagio e garantirgli una rete di sostegno sociale su misura per lui.
Centro di clinica cognitiva: progetto di formazione ricerca e clinica / Esposito, M.; Guarracino, E.; Noccioli, R.; Tripicchio, G.; Di Nardo, M.; Ansaldo, M.; Bandiera, Z.; Bonifaci, L.; Buttazzo, C.; Chillemi, E.; Corteccioni, T.; De Angelis, B.; De Santis, C.; Di Falco, A.; Florio, A.; Gorgoni, M.; Grisafi, A.; Guerini, R.; Ielpo, F.; Mattiolo, G.; Monteleone, O.; Nardelli, M.; Piazzi, M.; Pilli, G.; Pisciotta, F.; Rocco, C.; Rondoni, A.; Ruota, C.; Sallusti, F.; Santilli, F.; Fenelli, A.; Di Giannatale, B.. - (2014), pp. 284-284. (Intervento presentato al convegno XVII Congresso Nazionale della Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (S.I.T.C.C.) tenutosi a Genova).
Centro di clinica cognitiva: progetto di formazione ricerca e clinica
Gorgoni M.;
2014
Abstract
Il Centro di Clinica Cognitiva dell’Associazione Clinica Cognitiva Lazio (ACC Lazio) ha un duplice scopo formativo/scientifico e clinico. Da una parte intende essere un luogo di incubazione professionale per la pratica clinica con periodi di tirocinio prima della specializzazione e un inserimento alla professione per i neo-psicoterapeuti. Dall’altra vuole rendere accessibile a fasce socialmente disagiate un sostegno psicologico e di psicoterapia. Sfruttando la possibilità di lavorare in “terre di confine” si ritiene necessaria la costruzione di progetti di ricerca per affinare una pratica clinica che spesso è limitata ad una popolazione di pazienti di ceto sociale medio alto. Al Centro di Clinica Cognitiva, attivo da gennaio 2014, sono giunti una discreta quantità di pazienti sia adulti che bambini. Nonostante gli interventi siano basati sul reddito e pressoché gratuiti, abbiamo incontrato varie difficoltà sia nel trovare accordi per stabilire la data del primo colloquio, sia nel condurre in modo stabile e duraturo la terapia stessa. La domanda che ci poniamo è: come mai c’è una certa resistenza? chi sono i pazienti che afferiscono al centro, quali sono le loro caratteristiche? Lo scopo del presente lavoro è quello di tracciare una correlazione tra le caratteristiche del paziente, il tasso di rinuncia al trattamento, e l’andamento della terapia stessa; per progettare il primo colloquio e calibrare l’intervento terapeutico in modo da accogliere un paziente che vive in condizioni di disagio e garantirgli una rete di sostegno sociale su misura per lui.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.