I disturbi del neurosviluppo sono spesso associati ad alterazioni del ritmo sonno-veglia. In riferimento ai Disturbi dello Spettro dell’Autismo, gli studi suggeriscono soprattutto difficoltà nell’addormentamento e sintomi legati alla presenza di insonnia o parasonnie, talvolta accompagnati da eccessiva sonnolenza diurna. Ad oggi, i risultati della letteratura definiscono un quadro poco coerente e disomogeneo, spesso riferito a studi caratterizzati da ridotta numerosità campionaria. Il presente studio, condotto su un’ampia popolazione di pazienti con autismo (N=242) di età compresa tra 1 e 18 anni, si pone i seguenti obiettivi: (a) stimare la frequenza e prevalenza di disturbi del sonno in bambini ed adolescenti affetti da Disturbi dello Spettro dell’Autismo, identificando lo specifico contributo di fattori sociodemografici, cognitivi e psicologici e (b) esplorare il ruolo del fenomeno del co-sleeping all’interno della relazione tra Disturbi dello Spettro dell’Autismo e problemi di sonno. Lo studio è stato condotto in collaborazione con L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ed ha previsto l’utilizzo di un’apposita batteria di interviste e questionari volti a valutare: l’entità della sintomatologia autistica, il funzionamento cognitivo, il comportamento adattivo e problemi emotivi, il livello di stress genitoriale, le caratteristiche del sonno e l’eventuale presenza di disturbi del sonno. I risultati delle analisi descrittive del campione evidenziano che circa il 33% dei partecipanti presenta disturbi del sonno, riferiti principalmente a problemi di inizio e mantenimento del sonno e secondariamente a disturbi respiratori in sonno, eccessiva sonnolenza diurna, iperidrosi notturna e parasonnie. L’analisi di regressione logistica mostra che un maggiore quoziente intellettivo, la presenza di disturbi internalizzati ed elevati livelli di stress genitoriale siano fattori predittivi dei disturbi del sonno in questa popolazione. Inoltre, coloro che manifestano co-sleeping presentano età, funzionamento cognitivo e comportamento adattivo inferiore e un maggior grado di disturbi comportamentali ed emotivi rispetto ai pazienti che non riportano la presenza di tale fenomeno. In conclusione, i risultati ottenuti offrono interessanti spunti per la pratica clinica, in virtù dell’esistenza di una relazione bidirezionale tra problemi di sonno e Disturbi dello Spettro dell’Autismo.

Alterazioni del sonno nei pazienti con disturbo dello spettro dell'autismo: prevalenza, fattori predittivi e ruolo del co-sleeping / Alfonsi, V.; Scarpelli, S.; Menghini, D.; Giumello, F.; Gorgoni, M.; Annarumma, L.; Vicari, S.; De Gennaro, L. - (2023), pp. 660-660. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC) tenutosi a Bari).

Alterazioni del sonno nei pazienti con disturbo dello spettro dell'autismo: prevalenza, fattori predittivi e ruolo del co-sleeping

Alfonsi V.;Scarpelli S.;Giumello F.;Gorgoni M.;Annarumma L.;De Gennaro L
2023

Abstract

I disturbi del neurosviluppo sono spesso associati ad alterazioni del ritmo sonno-veglia. In riferimento ai Disturbi dello Spettro dell’Autismo, gli studi suggeriscono soprattutto difficoltà nell’addormentamento e sintomi legati alla presenza di insonnia o parasonnie, talvolta accompagnati da eccessiva sonnolenza diurna. Ad oggi, i risultati della letteratura definiscono un quadro poco coerente e disomogeneo, spesso riferito a studi caratterizzati da ridotta numerosità campionaria. Il presente studio, condotto su un’ampia popolazione di pazienti con autismo (N=242) di età compresa tra 1 e 18 anni, si pone i seguenti obiettivi: (a) stimare la frequenza e prevalenza di disturbi del sonno in bambini ed adolescenti affetti da Disturbi dello Spettro dell’Autismo, identificando lo specifico contributo di fattori sociodemografici, cognitivi e psicologici e (b) esplorare il ruolo del fenomeno del co-sleeping all’interno della relazione tra Disturbi dello Spettro dell’Autismo e problemi di sonno. Lo studio è stato condotto in collaborazione con L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma ed ha previsto l’utilizzo di un’apposita batteria di interviste e questionari volti a valutare: l’entità della sintomatologia autistica, il funzionamento cognitivo, il comportamento adattivo e problemi emotivi, il livello di stress genitoriale, le caratteristiche del sonno e l’eventuale presenza di disturbi del sonno. I risultati delle analisi descrittive del campione evidenziano che circa il 33% dei partecipanti presenta disturbi del sonno, riferiti principalmente a problemi di inizio e mantenimento del sonno e secondariamente a disturbi respiratori in sonno, eccessiva sonnolenza diurna, iperidrosi notturna e parasonnie. L’analisi di regressione logistica mostra che un maggiore quoziente intellettivo, la presenza di disturbi internalizzati ed elevati livelli di stress genitoriale siano fattori predittivi dei disturbi del sonno in questa popolazione. Inoltre, coloro che manifestano co-sleeping presentano età, funzionamento cognitivo e comportamento adattivo inferiore e un maggior grado di disturbi comportamentali ed emotivi rispetto ai pazienti che non riportano la presenza di tale fenomeno. In conclusione, i risultati ottenuti offrono interessanti spunti per la pratica clinica, in virtù dell’esistenza di una relazione bidirezionale tra problemi di sonno e Disturbi dello Spettro dell’Autismo.
2023
XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC)
04 Pubblicazione in atti di convegno::04d Abstract in atti di convegno
Alterazioni del sonno nei pazienti con disturbo dello spettro dell'autismo: prevalenza, fattori predittivi e ruolo del co-sleeping / Alfonsi, V.; Scarpelli, S.; Menghini, D.; Giumello, F.; Gorgoni, M.; Annarumma, L.; Vicari, S.; De Gennaro, L. - (2023), pp. 660-660. (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale Società Italiana di Terapia Comportamentale e Cognitiva (SITCC) tenutosi a Bari).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1697777
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