The contribution investigates the changing dichotomy centre-periphery of the city of Rome through a rereading of Giancarlo De Cataldo’s fiction. The narrative of urban space in Romanzo criminale (2002), Suburra (2013) and La Svedese (2022) offers a crime reinterpretation of the Roman periphery from the late 1970s to the second decade of the 2000s. The author explores the complexities and ambiguities of living on the margins of the cultural context of reference, where the same condition of marginality is not the exclusive prerogative of the built-up areas near the ring roads, inhabited by a large part of the population for some time. The road infrastructure system, although in the common imagination it refers to the idea of transit and extremity, innervates the urban fabric, dialoguing with the more distant monumental city and becoming an identity zone with its own narrative to legitimise. The study intends to highlight how De Cataldo’s narrative work was able to represent the changing concept of suburbia and the different perception of territorial and moral degradation.

Il contributo indaga il mutamento della dicotomia centro-periferia della città di Roma attraverso una rilettura della narrativa di Giancarlo De Cataldo. Il racconto dello spazio urbano in Romanzo criminale (2002), Suburra (2013) e La Svedese (2022) offre una rivisitazione crime dell’immaginario periferico romano dalla fine degli anni Settanta al secondo decennio degli anni Zero. L’autore esplora complessità e ambiguità del vivere ai margini del contesto culturale di riferimento, dove la stessa condizione di marginalità non è prerogativa esclusiva delle zone edificate nei pressi delle tangenziali, abitate da diverso tempo da gran parte della popolazione. Il sistema delle infrastrutture innerva il tessuto urbano dialogando con la più lontana città monumentale e divenendo zona identitaria con una propria narrazione da legittimare. Lo studio intende mettere in luce come l’opera narrativa di De Cataldo sia stata capace di rappresentare il mutamento del concetto di periferia e la diversa percezione del degrado territoriale e morale.

Dalla città-centro alla città-periferia. Giancarlo De Cataldo e la narrazione dei margini / Marziali, Giulia. - In: GRISELDAONLINE. - ISSN 1721-4777. - V. 22:N. 2(2023), pp. 219-232. [10.6092/issn.1721-4777/16899]

Dalla città-centro alla città-periferia. Giancarlo De Cataldo e la narrazione dei margini

Giulia Marziali
2023

Abstract

The contribution investigates the changing dichotomy centre-periphery of the city of Rome through a rereading of Giancarlo De Cataldo’s fiction. The narrative of urban space in Romanzo criminale (2002), Suburra (2013) and La Svedese (2022) offers a crime reinterpretation of the Roman periphery from the late 1970s to the second decade of the 2000s. The author explores the complexities and ambiguities of living on the margins of the cultural context of reference, where the same condition of marginality is not the exclusive prerogative of the built-up areas near the ring roads, inhabited by a large part of the population for some time. The road infrastructure system, although in the common imagination it refers to the idea of transit and extremity, innervates the urban fabric, dialoguing with the more distant monumental city and becoming an identity zone with its own narrative to legitimise. The study intends to highlight how De Cataldo’s narrative work was able to represent the changing concept of suburbia and the different perception of territorial and moral degradation.
2023
Il contributo indaga il mutamento della dicotomia centro-periferia della città di Roma attraverso una rilettura della narrativa di Giancarlo De Cataldo. Il racconto dello spazio urbano in Romanzo criminale (2002), Suburra (2013) e La Svedese (2022) offre una rivisitazione crime dell’immaginario periferico romano dalla fine degli anni Settanta al secondo decennio degli anni Zero. L’autore esplora complessità e ambiguità del vivere ai margini del contesto culturale di riferimento, dove la stessa condizione di marginalità non è prerogativa esclusiva delle zone edificate nei pressi delle tangenziali, abitate da diverso tempo da gran parte della popolazione. Il sistema delle infrastrutture innerva il tessuto urbano dialogando con la più lontana città monumentale e divenendo zona identitaria con una propria narrazione da legittimare. Lo studio intende mettere in luce come l’opera narrativa di De Cataldo sia stata capace di rappresentare il mutamento del concetto di periferia e la diversa percezione del degrado territoriale e morale.
letteratura italiana contemporanea; ‘noir’; periferia; Roma; spazi urbani
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Dalla città-centro alla città-periferia. Giancarlo De Cataldo e la narrazione dei margini / Marziali, Giulia. - In: GRISELDAONLINE. - ISSN 1721-4777. - V. 22:N. 2(2023), pp. 219-232. [10.6092/issn.1721-4777/16899]
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