Con l’Accordo Stato – Regioni (e Province Autonome) del Febbraio 2009, si da attuazione alle indicazioni contenute nel Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185 “Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”, successivamente tradotto nella Legge 2 del 28 gennaio 2009. La legge introduce il dispositivo degli ammortizzatori sociali in deroga2 che comporta due innovazioni importanti e per certi aspetti “epocali” nel panorama delle policy italiane del lavoro: la prima riguarda il collegamento tra interventi di politica attiva e interventi di politica passiva (sebbene ancora non in forma integrata e molto variabile tra i diversi contesti regionali) e la seconda concerne la modifica sostanziale della programmazione finanziaria tra Regioni e Stato degli interventi integrati di sostegno al reddito e di politiche attive. Inoltre l’Accordo3 ha consentito l’utilizzo di quote consistenti di dotazione finanziaria previste nella programmazione regionale e provinciale del Fondo Sociale Europeo per il finanziamento degli interventi di politica attiva e per il pagamento delle indennità di partecipazione a tali dispositivi. In sostanza con le risorse comunitarie destinate a rafforzare l’occupabilità e l’adattabilità della forza lavoro si è potuto intervenire su quelle fasce di lavoratori maggiormente colpite dalle conseguenze della crisi, altrimenti non raggiungibili con i vigenti sistemi di tutela sociale e previdenziale.
La valutazione degli interventi di contrasto alla crisi: evidenze empiriche e ipotesi di lavoro nella Regione Lazio / Cardone, PAOLO EMILIO; Villante, Claudia. - (2013). (Intervento presentato al convegno Espanet Conference “Italia, Europa: Integrazione sociale e integrazione politica” tenutosi a Università della Calabria, Rende (CS)).
La valutazione degli interventi di contrasto alla crisi: evidenze empiriche e ipotesi di lavoro nella Regione Lazio
Paolo Emilio Cardone
;Claudia Villante
2013
Abstract
Con l’Accordo Stato – Regioni (e Province Autonome) del Febbraio 2009, si da attuazione alle indicazioni contenute nel Decreto Legge 29 novembre 2008, n. 185 “Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale”, successivamente tradotto nella Legge 2 del 28 gennaio 2009. La legge introduce il dispositivo degli ammortizzatori sociali in deroga2 che comporta due innovazioni importanti e per certi aspetti “epocali” nel panorama delle policy italiane del lavoro: la prima riguarda il collegamento tra interventi di politica attiva e interventi di politica passiva (sebbene ancora non in forma integrata e molto variabile tra i diversi contesti regionali) e la seconda concerne la modifica sostanziale della programmazione finanziaria tra Regioni e Stato degli interventi integrati di sostegno al reddito e di politiche attive. Inoltre l’Accordo3 ha consentito l’utilizzo di quote consistenti di dotazione finanziaria previste nella programmazione regionale e provinciale del Fondo Sociale Europeo per il finanziamento degli interventi di politica attiva e per il pagamento delle indennità di partecipazione a tali dispositivi. In sostanza con le risorse comunitarie destinate a rafforzare l’occupabilità e l’adattabilità della forza lavoro si è potuto intervenire su quelle fasce di lavoratori maggiormente colpite dalle conseguenze della crisi, altrimenti non raggiungibili con i vigenti sistemi di tutela sociale e previdenziale.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Cardone_Valutazione-degli-interventi_2013.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
351.21 kB
Formato
Adobe PDF
|
351.21 kB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.