What the signs do not say: implicit and explicit meaning in the representation of health of deaf people This paper aims to explore the discussion on the health of deaf people, taking into account the communication dynamics between doctor and patient, the encyclopedic knowledge that is not always shared, and the information and interpreting services that are not always accessible. The data were collected in a series of meetings as part of the project “How do you feel? Inclusive prevention and health support campaign for deaf people”, held by the Italian Association of the Deaf (ENS). The focus groups were structured according to an approach based on the ethnography of communication, around two key words “belief” and “knowledge” and referring to a theoretical background inspired by the principles of discourse analysis, the Health Belief Model and related developments and limits (Carpenter, 2010). From the results emerges a real ‘discourse on health and illness’ which incorporates a semio-linguistic and socio-historical dimension in a narrative intertwining made up of beliefs, bodies, practices, representations, which requires to be taken into consideration when taking charge of the deaf person and in the construction of shared and accessible care paths.

Il presente contributo intende esplorare il discorso sulla salute di persone sorde tenendo conto delle dinamiche comunicative tra medico e paziente, delle conoscenze enciclopediche non sempre condivise, delle informazioni e dei servizi di interpretariato non sempre accessibili. I dati sono stati raccolti in un ciclo di incontri nell’ambito di un progetto realizzato dall’Ente Nazionale Sordi. I focus group erano strutturati secondo un approccio basato sull’etnografia della comunicazione, intorno a due parole-chiave “credenza” e “conoscenza” e facendo riferimento ad uno sfondo teorico basato sui principi del discourse analysis, dell’Health Belief Model e relativi sviluppi e limiti (Carpenter, 2010). Dalle analisi emerge un vero e proprio ‘discorso sulla salute e sulla malattia’ che ingloba una dimensione semio-linguistica e sociostorica in un intreccio narrativo fatto di credenze, corpi, pratiche, di rappresentazioni, che richiede di essere tenuto in considerazione nella presa in carico della persona sorda e nella costruzione di percorsi di cura condivisi e accessibili.

Ciò che i segni non dicono: implicito ed esplicito nella rappresentazione della salute delle persone sorde / Zuccalà, Amir; Fontana, Sabina. - In: ITALIANO LINGUADUE. - ISSN 2037-3597. - 15:2(2023), pp. 142-153. [10.54103/2037-3597/22023]

Ciò che i segni non dicono: implicito ed esplicito nella rappresentazione della salute delle persone sorde

Fontana, Sabina
Secondo
2023

Abstract

What the signs do not say: implicit and explicit meaning in the representation of health of deaf people This paper aims to explore the discussion on the health of deaf people, taking into account the communication dynamics between doctor and patient, the encyclopedic knowledge that is not always shared, and the information and interpreting services that are not always accessible. The data were collected in a series of meetings as part of the project “How do you feel? Inclusive prevention and health support campaign for deaf people”, held by the Italian Association of the Deaf (ENS). The focus groups were structured according to an approach based on the ethnography of communication, around two key words “belief” and “knowledge” and referring to a theoretical background inspired by the principles of discourse analysis, the Health Belief Model and related developments and limits (Carpenter, 2010). From the results emerges a real ‘discourse on health and illness’ which incorporates a semio-linguistic and socio-historical dimension in a narrative intertwining made up of beliefs, bodies, practices, representations, which requires to be taken into consideration when taking charge of the deaf person and in the construction of shared and accessible care paths.
2023
Il presente contributo intende esplorare il discorso sulla salute di persone sorde tenendo conto delle dinamiche comunicative tra medico e paziente, delle conoscenze enciclopediche non sempre condivise, delle informazioni e dei servizi di interpretariato non sempre accessibili. I dati sono stati raccolti in un ciclo di incontri nell’ambito di un progetto realizzato dall’Ente Nazionale Sordi. I focus group erano strutturati secondo un approccio basato sull’etnografia della comunicazione, intorno a due parole-chiave “credenza” e “conoscenza” e facendo riferimento ad uno sfondo teorico basato sui principi del discourse analysis, dell’Health Belief Model e relativi sviluppi e limiti (Carpenter, 2010). Dalle analisi emerge un vero e proprio ‘discorso sulla salute e sulla malattia’ che ingloba una dimensione semio-linguistica e sociostorica in un intreccio narrativo fatto di credenze, corpi, pratiche, di rappresentazioni, che richiede di essere tenuto in considerazione nella presa in carico della persona sorda e nella costruzione di percorsi di cura condivisi e accessibili.
deafness; sign language; lingua dei segni; social representations; sordi; salute; health belief model
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Ciò che i segni non dicono: implicito ed esplicito nella rappresentazione della salute delle persone sorde / Zuccalà, Amir; Fontana, Sabina. - In: ITALIANO LINGUADUE. - ISSN 2037-3597. - 15:2(2023), pp. 142-153. [10.54103/2037-3597/22023]
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