Una chiara cesura istituzionale permette di distinguere l’Italia liberale da quella fascista e poi repubblicana. Tale affermazione rimane valida se si prendono in considerazione le norme che regolarono la censura e, più in generale, le politiche culturali espressione del potere politico? L’articolo tenta di rispondere a questa domanda, soffermandosi sul controllo statale sulla stampa e lo spettacolo (teatro, cinema e televisione) e illustrando brevemente le tendenze storiografiche che evidenziano alternativamente gli elementi di continuità o di rottura che segnarono la storia della censura in Italia nel Novecento. Un altro aspetto controverso della politica culturale del dopoguerra è il grado di attenzione che l’apparato repressivo poneva nei confronti delle opere d’arte rispetto a quelle di consumo.
Continuità/Discontinuità nella censura in Italia nella seconda metà del Novecento / Erbosi, Flavia. - In: DIACRONIE. STUDI DI STORIA CONTEMPORANEA. - ISSN 2038-0925. - (2023).
Continuità/Discontinuità nella censura in Italia nella seconda metà del Novecento
Flavia Erbosi
2023
Abstract
Una chiara cesura istituzionale permette di distinguere l’Italia liberale da quella fascista e poi repubblicana. Tale affermazione rimane valida se si prendono in considerazione le norme che regolarono la censura e, più in generale, le politiche culturali espressione del potere politico? L’articolo tenta di rispondere a questa domanda, soffermandosi sul controllo statale sulla stampa e lo spettacolo (teatro, cinema e televisione) e illustrando brevemente le tendenze storiografiche che evidenziano alternativamente gli elementi di continuità o di rottura che segnarono la storia della censura in Italia nel Novecento. Un altro aspetto controverso della politica culturale del dopoguerra è il grado di attenzione che l’apparato repressivo poneva nei confronti delle opere d’arte rispetto a quelle di consumo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.