Omnia vertuntur. Ruinae e vestigia di città nel periodo giulio-claudio

Il contributo si occupa nella prima parte della trattazione delle ruinae e dei vestigia di città nella letteratura soprattutto giulio-claudia, con attenzione soprattutto per Properzio, Virgilio e Lucano e per le distinzioni lessicali tra i diversi vocaboli, e del rapporto tra le descrizioni dei testi e i dati archeologici. Nella seconda sezione sono discusse le rappresentazioni di rovine, rare nelle scene mitologiche dipinte e più frequenti nelle raffigurazioni paesaggistiche includibili nella categoria “idillico-sacrale”, che compaiono nei dipinti dalla fine del II stile e sui rilievi in marmo caratterizzati dalla varietas topiorum secondo un’espressione vitruviana. L’ultima parte si occupa di alcune immagini letterarie della tela di ragno associata a edifici abbandonati, che diventa anche il soggetto di un quadro (Tele) nelle Eikones di Filostrato.