Il bacino dei Regi Lagni, una rete di circa 1398 kmq, è costituito da un articolato sistema di canali artificiali, realizzati a partire dal 1600 per consentire la bonifica della piana della regione Campania che si estendono, con un’ asta principale di oltre 55km, dall’area nolana e vesuviana fino alle province di Caserta, Benevento e Avellino. L’immensa opera idraulica dei realizzata per la raccolta e la bonifica delle acque alte di un esteso ambito che comprende i versanti dei Monti Tifatini, dei Monti di Avella, dei Monti di Sarno e del Monte Somma rappresenta un patrimonio culturale di rara grandezza: creato dalla natura e dall’uomo questo paesaggio culturale rappresenta un bene storico - ambientale con grandi potenzialità innovative. I numerosi canali se bonificati rappresentano una opportunità unica di rigenerazione ecologica sia in termini di adattamento al cambiamento climatico sia in termini di rinascita economica e sociale. Infatti la valorizzazione di questo paesaggio culturale, la sua corretta gestione e utilizzazione compatibilmente con la sua originaria e ancora attuale funzione di regolazione delle acque pluviali rappresenta una occasione da non perdere per affrontare i rischi alluvionali legati al fenomeno delle piogge brevi e intense da una parte e i periodi di calore e siccità prolungata dall’altra, indotti dalla crisi del clima e per rigenerare un ampio territorio ecologicamente danneggiato e socialmente depresso come i recenti eventi di violenza di Caivano piuttosto che le vicende incendiarie della Terra dei Fuochi continuano a gridare.
Il sistema dei canali seicenteschi dei Regi Lagni nella piana campana. Un bene storico e una risorsa ancora attuale / Romano, Rosa; Marciano, Vincenzo. - In: L'INDUSTRIA DELLE COSTRUZIONI. - ISSN 0579-4900. - (2023), pp. 51-58.
Il sistema dei canali seicenteschi dei Regi Lagni nella piana campana. Un bene storico e una risorsa ancora attuale
Rosa Romano
Writing – Review & Editing
;
2023
Abstract
Il bacino dei Regi Lagni, una rete di circa 1398 kmq, è costituito da un articolato sistema di canali artificiali, realizzati a partire dal 1600 per consentire la bonifica della piana della regione Campania che si estendono, con un’ asta principale di oltre 55km, dall’area nolana e vesuviana fino alle province di Caserta, Benevento e Avellino. L’immensa opera idraulica dei realizzata per la raccolta e la bonifica delle acque alte di un esteso ambito che comprende i versanti dei Monti Tifatini, dei Monti di Avella, dei Monti di Sarno e del Monte Somma rappresenta un patrimonio culturale di rara grandezza: creato dalla natura e dall’uomo questo paesaggio culturale rappresenta un bene storico - ambientale con grandi potenzialità innovative. I numerosi canali se bonificati rappresentano una opportunità unica di rigenerazione ecologica sia in termini di adattamento al cambiamento climatico sia in termini di rinascita economica e sociale. Infatti la valorizzazione di questo paesaggio culturale, la sua corretta gestione e utilizzazione compatibilmente con la sua originaria e ancora attuale funzione di regolazione delle acque pluviali rappresenta una occasione da non perdere per affrontare i rischi alluvionali legati al fenomeno delle piogge brevi e intense da una parte e i periodi di calore e siccità prolungata dall’altra, indotti dalla crisi del clima e per rigenerare un ampio territorio ecologicamente danneggiato e socialmente depresso come i recenti eventi di violenza di Caivano piuttosto che le vicende incendiarie della Terra dei Fuochi continuano a gridare.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Romano_Il sistema_2023.pdf
accesso aperto
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
763.08 kB
Formato
Adobe PDF
|
763.08 kB | Adobe PDF |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.