L’autrice analizza il ruolo della neonata facoltà giuridica di Firenze nella formazione dei primi libri del Codice civile del 1942, sia attraverso la partecipazione dei professori ai lavori preparatori, sia attraverso i loro pareri. A partire dal 1931, infatti, i guardasigilli si rivolgono alle singole università che demandano alle facoltà giuridiche la nomina delle rispettive commissioni per le osservazioni e i commenti ai progetti dei primi tre libri. Ne scaturisce una serie di annotazioni specifiche poi inserite nei lavori preparatori pubblicati a cura del Ministero di Grazia e Giustizia da cui emerge che la produzione civilistica fiorentina tra il 1930 e il 1937, come quella della maggior parte delle facoltà italiane, si radica nell’aura della preparazione dei progetti di revisione del codice civile. Questi sono al tempo stesso catalizzatori di contributi già esistenti e promotori di nuovi, sempre con riguardo alle materie più dibattute o in cui era maggiormente necessaria l’applicazione delle riforme da tempo richieste e rese indispensabili dopo la Prima Guerra Mondiale per rispondere alle nuove esigenze sociali ed economiche. Nel lavoro sono esaminate le commissioni nominate dalla facoltà fiorentina per l’esame dei progetti dei primi tre libri del Codice civile. In particolare sono analizzati i pareri di Giovanni Brunetti per il libro I e di Salvatore Romano per il libro III in rapporto con quelli delle altre università italiane e con le modifiche introdotte nei progetti definitivi, sulla base di quello “stile fiorentino” che connota l’operato dei professori di diritto messo magistralmente in luce alcuni anni or sono da Paolo Grossi. Nel complesso le osservazioni sono protese ad approfondire le materie oggetto di riforma attraverso la rinnovata sostanza tecnica di alcune scelte offerte al legislatore. Si conferma, così, che il contributo dei professori di diritto chiamati a dare il loro parere presenta talvolta un accentuato spirito critico ma sempre costruttivo, di cui, come il lavoro cerca di dimostrare per i singoli istituti analizzati, resta una traccia profonda nella formazione dei primi libri del Codice civile del 1942.
Stile fiorentino. La Facoltà giuridica e le osservazioni ai progetti del codice civile del 1942 / Moscati, Laura. - In: QUADERNI FIORENTINI PER LA STORIA DEL PENSIERO GIURIDICO MODERNO. - ISSN 0392-1867. - 52:(2023), pp. 759-783.
Stile fiorentino. La Facoltà giuridica e le osservazioni ai progetti del codice civile del 1942
laura moscati
2023
Abstract
L’autrice analizza il ruolo della neonata facoltà giuridica di Firenze nella formazione dei primi libri del Codice civile del 1942, sia attraverso la partecipazione dei professori ai lavori preparatori, sia attraverso i loro pareri. A partire dal 1931, infatti, i guardasigilli si rivolgono alle singole università che demandano alle facoltà giuridiche la nomina delle rispettive commissioni per le osservazioni e i commenti ai progetti dei primi tre libri. Ne scaturisce una serie di annotazioni specifiche poi inserite nei lavori preparatori pubblicati a cura del Ministero di Grazia e Giustizia da cui emerge che la produzione civilistica fiorentina tra il 1930 e il 1937, come quella della maggior parte delle facoltà italiane, si radica nell’aura della preparazione dei progetti di revisione del codice civile. Questi sono al tempo stesso catalizzatori di contributi già esistenti e promotori di nuovi, sempre con riguardo alle materie più dibattute o in cui era maggiormente necessaria l’applicazione delle riforme da tempo richieste e rese indispensabili dopo la Prima Guerra Mondiale per rispondere alle nuove esigenze sociali ed economiche. Nel lavoro sono esaminate le commissioni nominate dalla facoltà fiorentina per l’esame dei progetti dei primi tre libri del Codice civile. In particolare sono analizzati i pareri di Giovanni Brunetti per il libro I e di Salvatore Romano per il libro III in rapporto con quelli delle altre università italiane e con le modifiche introdotte nei progetti definitivi, sulla base di quello “stile fiorentino” che connota l’operato dei professori di diritto messo magistralmente in luce alcuni anni or sono da Paolo Grossi. Nel complesso le osservazioni sono protese ad approfondire le materie oggetto di riforma attraverso la rinnovata sostanza tecnica di alcune scelte offerte al legislatore. Si conferma, così, che il contributo dei professori di diritto chiamati a dare il loro parere presenta talvolta un accentuato spirito critico ma sempre costruttivo, di cui, come il lavoro cerca di dimostrare per i singoli istituti analizzati, resta una traccia profonda nella formazione dei primi libri del Codice civile del 1942.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Moscati_Stile-fiorentino_2023.pdf
solo gestori archivio
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
181.91 kB
Formato
Adobe PDF
|
181.91 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.