Ben lontana dalla moderna idea di ecologia, la difesa dell’habitat naturale in Cicerone costituisce una potente arma di lotta politica e invettiva nelle orazioni giudiziarie. La violazione della natura, la cui distruzione rappresenta un pericolo per la stabilità della societas, è letta – e manipolata - dal Cicerone politico come attacco contro la res publica e, al medesimo tempo, come atto di sacrilegio e hybris, punito dalla divinità garante dell’ordine naturale. Il presente lavoro mira a rileggere il rapporto uomo-natura nella strategia retorico-politica ciceroniana e osserva le modalità attraverso le quali l’Arpinate sfrutta il motivo della natura violata come strumento di demolizione dell’auctoritas morale dell’avversario.
Silvas publicas depopulatus erat (Cic. Mil. 26): natura 'violata', politica e invettiva nella strategia retorica ciceroniana / LA BUA, Giuseppe. - In: CICERONIANA ON LINE. - ISSN 2532-5353. - VII:2(2023), pp. 1-17.
Silvas publicas depopulatus erat (Cic. Mil. 26): natura 'violata', politica e invettiva nella strategia retorica ciceroniana
Giuseppe La Bua
2023
Abstract
Ben lontana dalla moderna idea di ecologia, la difesa dell’habitat naturale in Cicerone costituisce una potente arma di lotta politica e invettiva nelle orazioni giudiziarie. La violazione della natura, la cui distruzione rappresenta un pericolo per la stabilità della societas, è letta – e manipolata - dal Cicerone politico come attacco contro la res publica e, al medesimo tempo, come atto di sacrilegio e hybris, punito dalla divinità garante dell’ordine naturale. Il presente lavoro mira a rileggere il rapporto uomo-natura nella strategia retorico-politica ciceroniana e osserva le modalità attraverso le quali l’Arpinate sfrutta il motivo della natura violata come strumento di demolizione dell’auctoritas morale dell’avversario.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.