Hospice: Luoghi, spazi, architettura

L’Hospice, Centro residenziale per le cure palliative, è una struttura dedicata ai malati terminali; il suo ruolo in Italia, differentemente da altre nazioni, non è sufficientemente noto e consolidato e le sue caratteristiche architettoniche (anche in termini di spazi e di luoghi) sono oggetto di continue sperimentazioni. Sebbene contenuto per dimensioni e tecnologie, l’hospice ha una sua specifica connotazione che implica nella programmazione e progettazione l’adozione di approcci e modalità operative analoghe a quelle comunemente impiegate nella progettazione di edifici “complessi”; peraltro per gli hospice non si può fare riferimento ad una vasta letteratura (inesistente per gli aspetti specifici della tecnologia dell’architettura), né ad esperienze consolidate, poiché sono esigue rispetto alla rilevanza del problema, sviluppate in tempi, contesti e filosofie d’approccio differenti, talvolta anche tra loro contrastanti. In un campo d’indagine delicato dove il termine “a misura d’utente” deve confrontarsi con una pluralità di soggetti, la metodologia di lavoro adottata, marcatamente interdisciplinare, ha privilegiato il dialogo con l’utenza e gli operatori dell’équipe sociosanitaria utilizzandolo come riferimento per l’analisi di esempi italiani e stranieri; lo studio ragionato delle normative; la definizione dei caratteri delle strutture e degli spazi. A supporto della progettazione, sono proposti una serie di criteri-guida per definire ed esemplificare qualità localizzative, dimensionali, funzionali ed ambientali dell’Hospice.