Verde è il colore della resilienza; alberi e foreste sono ormai i simboli del contrasto al riscaldamento globale e la sfida che le città si trovano ad affrontare è quella di accrescere la superficie destinata alla natura, dal centro alle periferie, distribuendo così i servizi ecosistemici che ne derivano. L'Agenda 2030, attraverso l’obiettivo 11 “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili” riconosce l’urgenza di elaborare risposte ai cambiamenti climatici in atto a partire dai contesti urbani e la New Urban Agenda (ONU 2016) individua nel verde una “cura” per la qualità dell’ambiente e dell’abitare, il benessere e la salute dei cittadini, la convivenza e l’inclusione. Tra le Nature Based Solution che sbocciano nelle capitali del mondo, le Urban-Forest - Nature Based Solution stanno guadagnando consensi e spazi. Come dimostrato da studi recenti, le foreste urbane sono capaci di sviluppare sia servizi ecosistemici regolativi, sia culturali e sociali, come la coesione e l’attivazione delle comunità locali a favore dell’ambiente. Così nel 2018 l’Europa lancia il Green Deal e nel 2021 vara un programma di forestazione senza precedenti, ipotizzando la messa a dimora di almeno 3 miliardi di nuovi alberi entro il 2030. Sono queste le premesse per un’azione pilota di forestazione diffusa all’interno del modello di “città dei 15 minuti”, la città delle brevi distanze. Dalle esperienze maturate sul campo, dalla carta stampata e dal web, più che dalla letteratura scientifica, emerge una nuova forma “tascabile” di forestazione che sta conquistando le città e i quartieri del mondo. Si chiama Tiny Forest, si ispira alle tecniche di forestazione del botanico giapponese Akira Miyawaki e viene sviluppata in prima battuta in India, dall’ex-ingegnere della Toyota Shubendu Sharma. Il format prende piede in Europa dove, a partire dal 2015, si diffonde dall’Olanda al Belgio, dall’Inghilterra alla Germania, arriva in Francia e più recentemente approda anche in Italia. La Tiny Forest o microforesta è la foresta di quartiere. La sua storia recente non ha consentito di sviluppare una letteratura scientifica che possa misurare la qualità “oggettiva” dei risultati ottenuti, ma l’“invasione benefica” in corso nel paesaggio dei contesti urbani del pianeta dimostra, indiscutibilmente, il suo valore. Il catalogo delle esperienze europee nel campo della microforestazione consente di profilare alcune tipologie ricorrenti e tra queste emerge la microforesta eco-pedagogica, un luogo di incontro tra cittadini e natura, capace di sensibilizzare le giovani generazioni ai problemi legati ai cambiamenti climatici, attraverso percorsi di conoscenza scientifica e di cura. La prima microforesta eco-pedagogica della capitale viene impiantata nel Parco dei Caduti, quartiere San Lorenzo, e inaugurata il 24 febbraio 2023 grazie a una partnership che coinvolge la Sapienza insieme a Regione Lazio-Progetto Ossigeno, Comune di Roma, Municipio II, Istituto Comprensivo Tiburtina Antica n°25, associazioni e cittadini. Questa piccola oasi verde di 120 metri quadri, in cui crescono 230 piante, è in grado di rinfrescare l’aria circostante di 1 o 2 gradi centigradi nei mesi estivi, stoccare anidride carbonica (la stima è di 8kg/anno il 1° anno, 233 kg/anno a partire dal 5° anno) filtrare le polveri sottili, accrescere la biodiversità, migliorare l’assorbimento di acqua e la qualità del suolo. Ma la microforesta a San Lorenzo farà anche molto altro. Sarà un laboratorio scientifico e culturale, con l’intento di formare i giovani e giovanissimi alla conoscenza che favorisce il rispetto per l’ambiente, la convivenza e la condivisione di un “luogo in comune”. In linea con i principi della Convenzione europea del Paesaggio, la realizzazione del progetto è infatti preceduta da azioni specifiche di sensibilizzazione, formazione ed educazione svolte dalla Sapienza, nell’ambito della Terza Missione, insieme all’Istituto Tiburtina Antica n°25. Favorire la conoscenza della natura diventa così un percorso formativo lungo il quale si sviluppano apprendimento e sperimentazione, pratiche collaborative e azioni di cura, coniugando la sostenibilità ambientale con quella sociale.

Una micro-foresta per il quartiere di San Lorenzo / Fratini, Fabiola. - In: SAPIENZA MAGAZINE. - ISSN 2975-1373. - 1:1(2023), pp. 30-32.

Una micro-foresta per il quartiere di San Lorenzo

fabiola fratini
2023

Abstract

Verde è il colore della resilienza; alberi e foreste sono ormai i simboli del contrasto al riscaldamento globale e la sfida che le città si trovano ad affrontare è quella di accrescere la superficie destinata alla natura, dal centro alle periferie, distribuendo così i servizi ecosistemici che ne derivano. L'Agenda 2030, attraverso l’obiettivo 11 “rendere le città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili” riconosce l’urgenza di elaborare risposte ai cambiamenti climatici in atto a partire dai contesti urbani e la New Urban Agenda (ONU 2016) individua nel verde una “cura” per la qualità dell’ambiente e dell’abitare, il benessere e la salute dei cittadini, la convivenza e l’inclusione. Tra le Nature Based Solution che sbocciano nelle capitali del mondo, le Urban-Forest - Nature Based Solution stanno guadagnando consensi e spazi. Come dimostrato da studi recenti, le foreste urbane sono capaci di sviluppare sia servizi ecosistemici regolativi, sia culturali e sociali, come la coesione e l’attivazione delle comunità locali a favore dell’ambiente. Così nel 2018 l’Europa lancia il Green Deal e nel 2021 vara un programma di forestazione senza precedenti, ipotizzando la messa a dimora di almeno 3 miliardi di nuovi alberi entro il 2030. Sono queste le premesse per un’azione pilota di forestazione diffusa all’interno del modello di “città dei 15 minuti”, la città delle brevi distanze. Dalle esperienze maturate sul campo, dalla carta stampata e dal web, più che dalla letteratura scientifica, emerge una nuova forma “tascabile” di forestazione che sta conquistando le città e i quartieri del mondo. Si chiama Tiny Forest, si ispira alle tecniche di forestazione del botanico giapponese Akira Miyawaki e viene sviluppata in prima battuta in India, dall’ex-ingegnere della Toyota Shubendu Sharma. Il format prende piede in Europa dove, a partire dal 2015, si diffonde dall’Olanda al Belgio, dall’Inghilterra alla Germania, arriva in Francia e più recentemente approda anche in Italia. La Tiny Forest o microforesta è la foresta di quartiere. La sua storia recente non ha consentito di sviluppare una letteratura scientifica che possa misurare la qualità “oggettiva” dei risultati ottenuti, ma l’“invasione benefica” in corso nel paesaggio dei contesti urbani del pianeta dimostra, indiscutibilmente, il suo valore. Il catalogo delle esperienze europee nel campo della microforestazione consente di profilare alcune tipologie ricorrenti e tra queste emerge la microforesta eco-pedagogica, un luogo di incontro tra cittadini e natura, capace di sensibilizzare le giovani generazioni ai problemi legati ai cambiamenti climatici, attraverso percorsi di conoscenza scientifica e di cura. La prima microforesta eco-pedagogica della capitale viene impiantata nel Parco dei Caduti, quartiere San Lorenzo, e inaugurata il 24 febbraio 2023 grazie a una partnership che coinvolge la Sapienza insieme a Regione Lazio-Progetto Ossigeno, Comune di Roma, Municipio II, Istituto Comprensivo Tiburtina Antica n°25, associazioni e cittadini. Questa piccola oasi verde di 120 metri quadri, in cui crescono 230 piante, è in grado di rinfrescare l’aria circostante di 1 o 2 gradi centigradi nei mesi estivi, stoccare anidride carbonica (la stima è di 8kg/anno il 1° anno, 233 kg/anno a partire dal 5° anno) filtrare le polveri sottili, accrescere la biodiversità, migliorare l’assorbimento di acqua e la qualità del suolo. Ma la microforesta a San Lorenzo farà anche molto altro. Sarà un laboratorio scientifico e culturale, con l’intento di formare i giovani e giovanissimi alla conoscenza che favorisce il rispetto per l’ambiente, la convivenza e la condivisione di un “luogo in comune”. In linea con i principi della Convenzione europea del Paesaggio, la realizzazione del progetto è infatti preceduta da azioni specifiche di sensibilizzazione, formazione ed educazione svolte dalla Sapienza, nell’ambito della Terza Missione, insieme all’Istituto Tiburtina Antica n°25. Favorire la conoscenza della natura diventa così un percorso formativo lungo il quale si sviluppano apprendimento e sperimentazione, pratiche collaborative e azioni di cura, coniugando la sostenibilità ambientale con quella sociale.
2023
nature based solution, forestazione urbana, inclusione sociale, servizi ecosistemici, learning outdoor
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Una micro-foresta per il quartiere di San Lorenzo / Fratini, Fabiola. - In: SAPIENZA MAGAZINE. - ISSN 2975-1373. - 1:1(2023), pp. 30-32.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1693531
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