Il Trionfo della Morte di Palermo fu concepito in una realtà storico-geografica dominata, al tempo di Alfonso V d’Aragona, da un pluralismo culturale di stampo internazionale, che ne complica e arricchisce la mappatura genetica. L’affresco palermitano palesa caratteri che si discostano dalla pittura muraria propriamente detta, assimilandosi a paradigmi figurativi di tutt’altro genere, rintracciabili nella produzione delle tapisseries borgognone e neerlandesi caratterizzate da quelle sigle figurative spiccatamente allogene che conferiscono all’opera tanto una singolare impaginazione spaziale quanto peculiari soluzioni grafiche. Con il presente contributo ci si propone di indagare il fenomeno di trasposizione delle forme tipiche delle tapisseries su affresco, contestualizzandolo nel panorama storico-economico della Palermo aragonese, quale frutto del gusto per le “cose di Fiandra” – come le definì il Summonte – che caratterizzò l’attività di committente e acquirente di Alfonso V d’Aragona.
Tapisseries peintes. Declinazione in pittura dell’arazzo come imprimatur regio. Il caso del Trionfo della Morte di Palermo / D'Andrea, Giacomo. - (2022), pp. 83-91. (Intervento presentato al convegno In corso d'Opera. Ricerche dei dottorandi in Storia dell’Arte della Sapienza tenutosi a Roma).
Tapisseries peintes. Declinazione in pittura dell’arazzo come imprimatur regio. Il caso del Trionfo della Morte di Palermo
Giacomo D'Andrea
2022
Abstract
Il Trionfo della Morte di Palermo fu concepito in una realtà storico-geografica dominata, al tempo di Alfonso V d’Aragona, da un pluralismo culturale di stampo internazionale, che ne complica e arricchisce la mappatura genetica. L’affresco palermitano palesa caratteri che si discostano dalla pittura muraria propriamente detta, assimilandosi a paradigmi figurativi di tutt’altro genere, rintracciabili nella produzione delle tapisseries borgognone e neerlandesi caratterizzate da quelle sigle figurative spiccatamente allogene che conferiscono all’opera tanto una singolare impaginazione spaziale quanto peculiari soluzioni grafiche. Con il presente contributo ci si propone di indagare il fenomeno di trasposizione delle forme tipiche delle tapisseries su affresco, contestualizzandolo nel panorama storico-economico della Palermo aragonese, quale frutto del gusto per le “cose di Fiandra” – come le definì il Summonte – che caratterizzò l’attività di committente e acquirente di Alfonso V d’Aragona.File | Dimensione | Formato | |
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