Il contributo introduce una prima analisi sui caratteri che i progetti di tutela e conservazione dei centri storici e del paesaggio dovrebbero prevedere, per evitare l’isolamento e l’abbandono. La scorretta o complessa fruizione e accessibilità degli ambienti storici porta a un progressivo allontamento da questi luoghi, provocando uno spopolamento dei centri storici e un conseguente aumento del degrado. L’emigrazione verso aree periferiche degli ultimi decenni, che si è intensificata a seguito della pandemia globale, è il risultato di problematiche organizzative e sociali delle città che ruotano intorno al turismo, dimenticandosi di coloro che vivono i luoghi. Anche gli interventi sui paesaggi, sempre più volti alla sostenibilità e alla tutela, devono prevedere un dialogo tra natura e costruito, cercando di essere meno invasivi possibile, quasi invisibili. Gli errati usi delle preesistenze, delle piazze e monumenti dei centri storici e dei paesaggi, così come la scarsa accessibilità e il traffico, compromettono la conservazione degli spazi pubblici culturali e naturali da tutelare; è indispensabile che le analisi e i progetti su tali preesistenze vengano svolti in modo interdisciplinare al fine di evitare il più possibile errori e mancanze che possano comprometterli irrimediabilmente.
L’ACCESSIBILITÀ E L’USO COMPATIBILE ALLA BASE DELLA TUTELA DEI CENTRI STORICI E DEL PAESAGGIO / ANTONINI LANARI, Cecilia. - (2023), pp. 224-231. (Intervento presentato al convegno ReUSO Caceres 2023 tenutosi a Caceres, Spain).
L’ACCESSIBILITÀ E L’USO COMPATIBILE ALLA BASE DELLA TUTELA DEI CENTRI STORICI E DEL PAESAGGIO.
Cecilia Antonini Lanari
2023
Abstract
Il contributo introduce una prima analisi sui caratteri che i progetti di tutela e conservazione dei centri storici e del paesaggio dovrebbero prevedere, per evitare l’isolamento e l’abbandono. La scorretta o complessa fruizione e accessibilità degli ambienti storici porta a un progressivo allontamento da questi luoghi, provocando uno spopolamento dei centri storici e un conseguente aumento del degrado. L’emigrazione verso aree periferiche degli ultimi decenni, che si è intensificata a seguito della pandemia globale, è il risultato di problematiche organizzative e sociali delle città che ruotano intorno al turismo, dimenticandosi di coloro che vivono i luoghi. Anche gli interventi sui paesaggi, sempre più volti alla sostenibilità e alla tutela, devono prevedere un dialogo tra natura e costruito, cercando di essere meno invasivi possibile, quasi invisibili. Gli errati usi delle preesistenze, delle piazze e monumenti dei centri storici e dei paesaggi, così come la scarsa accessibilità e il traffico, compromettono la conservazione degli spazi pubblici culturali e naturali da tutelare; è indispensabile che le analisi e i progetti su tali preesistenze vengano svolti in modo interdisciplinare al fine di evitare il più possibile errori e mancanze che possano comprometterli irrimediabilmente.File | Dimensione | Formato | |
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