Quali tracce rimangono dei movimenti e dei conflitti sociali della contemporaneità? Quale la sorte dei documenti che essi producono nel loro dispiegarsi? E che rapporto può esistere tra quel passato conflittuale e le mobilitazioni del presente? A partire da queste domande, il numero 47 di «Zapruder», intitolato Rivolta la carta, propone una riflessione sulle caratteristiche e sul ruolo degli archivi di movimento. Attraverso le esperienze e i problemi affrontati da militanti e archivisti in diversi contesti nazionali, dagli Stati uniti d’America alla Germania, dalla Spagna all’Italia, abbiamo cercato di capire quali sono le specifiche difficoltà di questi centri di conservazione e ricerca e quali invece le comuni aspettative e istanze nel loro tentativo di mettere in discussione l’archivistica “istituzionale”. In particolare, ci siamo chiesti quale può essere il contributo di questi archivi alla conoscenza sui movimenti e se la loro attività possa essere interpretata in relazione alle lotte politiche e sociali del presente.
«10 – 100 – 1.000 consultori femministi antagonisti». Un’esperienza di femminismo radicale nell’Italia degli anni Settanta / Ovidi, Ottone. - In: ZAPRUDER. - ISSN 1723-0020. - (2018), pp. 128-132.
«10 – 100 – 1.000 consultori femministi antagonisti». Un’esperienza di femminismo radicale nell’Italia degli anni Settanta
Ovidi, Ottone
2018
Abstract
Quali tracce rimangono dei movimenti e dei conflitti sociali della contemporaneità? Quale la sorte dei documenti che essi producono nel loro dispiegarsi? E che rapporto può esistere tra quel passato conflittuale e le mobilitazioni del presente? A partire da queste domande, il numero 47 di «Zapruder», intitolato Rivolta la carta, propone una riflessione sulle caratteristiche e sul ruolo degli archivi di movimento. Attraverso le esperienze e i problemi affrontati da militanti e archivisti in diversi contesti nazionali, dagli Stati uniti d’America alla Germania, dalla Spagna all’Italia, abbiamo cercato di capire quali sono le specifiche difficoltà di questi centri di conservazione e ricerca e quali invece le comuni aspettative e istanze nel loro tentativo di mettere in discussione l’archivistica “istituzionale”. In particolare, ci siamo chiesti quale può essere il contributo di questi archivi alla conoscenza sui movimenti e se la loro attività possa essere interpretata in relazione alle lotte politiche e sociali del presente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.