This essay aims to examine the pro-papal treatises of Pietro del Monte and Juan de Torquemada, to highlight how the typological application to the pope of the Moses’ model testifies to a slow ideological transformation of his power: the papacy revised his own universalistic projection by adapting it to the new context of European powers, and the figure of the Pontiff split into two natures: one spiritual and priestly, the other temporal and princely, with the construction of an ecclesiastical principality. In order to understand the specifics of this ideological evolution, the paper focuses however on its elements of continuity with earlier theocratic treatises. By emphasizing the fact that the typological interpretations of Moses as a papal figure are largely dependent on authors such as Aegidius Romanus, James of Viterbo and Augustine of Ancona, the paper aims to highlight on what ideological basis this development was grafted and on what aspects it pivoted. Thus, a new picture emerges of the theoretical conditions of possibility of the transformation of papal sovereignty on the model of Moses, based on the theological-political elaboration of Aegidius Romanus, who had thematized the absolute supremacy of the pontiff as a reserve of power of exception to every law and order he posits; thus who had stated the legitimacy of the extraordinary use of the material sword in order to defend the spiritual good.

Il presente saggio si propone di prendere in esame la trattatistica filo-papale di Pietro del Monte e Juan de Torquemada, per evidenziare come l’applicazione tipologica al papa del modello di Mosè testimoni una lenta ma significativa trasformazione ideologica del suo potere, che lo ha portato a modificare la propria proiezione universalistica adattandola al nuovo contesto delle potenze europee, e a sdoppiarsi in due nature: una sempre spirituale e sacerdotale, l’altra apertamente temporale e principesca, con la nascita di un vero e proprio principato ecclesiastico. Per comprendere le specificità di questa evoluzione ideologica, il paper ne rileva tuttavia anche gli elementi di continuità con la trattatistica teocratica precedente, che la resero possibile e la fecero sviluppare a partire dalle tradizionali istanze universalistiche. In questo senso, dimostrando come i passi sull’interpretazione tipologica di Mosè come figura papale fossero in larga parte dipendenti da autori come Egidio Romano, Giacomo da Viterbo e Agostino d’Ancona, ci si propone di evidenziare su quali basi ideologiche si innestasse quest’evoluzione e su quali aspetti essa facesse perno. Ne emerge così una nuova immagine dei motivi teorici e delle condizioni di possibilità della trasformazione della sovranità papale sul modello di Mosè, ruotante in particolare attorno alla straordinaria elaborazione teologico-politica di Egidio Romano, che aveva tematizzato la supremazia assoluta del pontefice come riserva di potere d’eccezione rispetto alla legge e all’ordine che egli pone, quindi la legittimità dell’utilizzo straordinario della spada temporale al fine di difendere il bene spirituale.

Mosè typus papae nel decreto Moyses vir Dei (1439). II parte: Le radici nella dottrina teocratica / Battista, Ludovico. - In: DE MEDIO AEVO. - ISSN 2255-5889. - 12/2 (2023)(2023), pp. 234-276.

Mosè typus papae nel decreto Moyses vir Dei (1439). II parte: Le radici nella dottrina teocratica

Ludovico Battista
2023

Abstract

This essay aims to examine the pro-papal treatises of Pietro del Monte and Juan de Torquemada, to highlight how the typological application to the pope of the Moses’ model testifies to a slow ideological transformation of his power: the papacy revised his own universalistic projection by adapting it to the new context of European powers, and the figure of the Pontiff split into two natures: one spiritual and priestly, the other temporal and princely, with the construction of an ecclesiastical principality. In order to understand the specifics of this ideological evolution, the paper focuses however on its elements of continuity with earlier theocratic treatises. By emphasizing the fact that the typological interpretations of Moses as a papal figure are largely dependent on authors such as Aegidius Romanus, James of Viterbo and Augustine of Ancona, the paper aims to highlight on what ideological basis this development was grafted and on what aspects it pivoted. Thus, a new picture emerges of the theoretical conditions of possibility of the transformation of papal sovereignty on the model of Moses, based on the theological-political elaboration of Aegidius Romanus, who had thematized the absolute supremacy of the pontiff as a reserve of power of exception to every law and order he posits; thus who had stated the legitimacy of the extraordinary use of the material sword in order to defend the spiritual good.
2023
Il presente saggio si propone di prendere in esame la trattatistica filo-papale di Pietro del Monte e Juan de Torquemada, per evidenziare come l’applicazione tipologica al papa del modello di Mosè testimoni una lenta ma significativa trasformazione ideologica del suo potere, che lo ha portato a modificare la propria proiezione universalistica adattandola al nuovo contesto delle potenze europee, e a sdoppiarsi in due nature: una sempre spirituale e sacerdotale, l’altra apertamente temporale e principesca, con la nascita di un vero e proprio principato ecclesiastico. Per comprendere le specificità di questa evoluzione ideologica, il paper ne rileva tuttavia anche gli elementi di continuità con la trattatistica teocratica precedente, che la resero possibile e la fecero sviluppare a partire dalle tradizionali istanze universalistiche. In questo senso, dimostrando come i passi sull’interpretazione tipologica di Mosè come figura papale fossero in larga parte dipendenti da autori come Egidio Romano, Giacomo da Viterbo e Agostino d’Ancona, ci si propone di evidenziare su quali basi ideologiche si innestasse quest’evoluzione e su quali aspetti essa facesse perno. Ne emerge così una nuova immagine dei motivi teorici e delle condizioni di possibilità della trasformazione della sovranità papale sul modello di Mosè, ruotante in particolare attorno alla straordinaria elaborazione teologico-politica di Egidio Romano, che aveva tematizzato la supremazia assoluta del pontefice come riserva di potere d’eccezione rispetto alla legge e all’ordine che egli pone, quindi la legittimità dell’utilizzo straordinario della spada temporale al fine di difendere il bene spirituale.
Papa; Mosè; Juan de Torquemada; Pietro del Monte; Teocrazia; Egidio Romano; teoria della sovranità; eccezione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Mosè typus papae nel decreto Moyses vir Dei (1439). II parte: Le radici nella dottrina teocratica / Battista, Ludovico. - In: DE MEDIO AEVO. - ISSN 2255-5889. - 12/2 (2023)(2023), pp. 234-276.
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