Nel 1999, in seguito ad un dibattito nazionale, fu definita con lungimiranza la futura collocazione di una nuova Opera House: la penisola di Bjørvika, un’area centralissima della città, che acquistava il ruolo di motore nella rigenerazione urbana del centro storico di Oslo. Un concorso aperto internazionale per il disegno del nuovo teatro ha poi attratto la partecipazione di 200 gruppi di progettisti e ha di fatto avviato un piano ventennale di riqualificazione dell’area portuale. Il progetto vincitore di Snøhetta - realizzato in cinque anni - che ha conquistato numerosi premi tra cui il prestigioso Mies Van der Rohe Prize, risolve, in un complesso disegno di volumi geometrici asimmetrici, contemporaneamente il tema del nuovo teatro e di uno spazio pubblico urbano aperto e polifunzionale. Costruito su palafitte a ridosso di un terreno bonificato che estende il porto di Oslo, il nuovo Teatro dell'Opera, ha restituito al pubblico il lungomare della città e ha permesso la percorrenza di tutta l’area, espandendo i confini dell’Allemannsretten, il diritto comune di vagare, dai piani di copertura fino ai limiti della riva. L’Opera House è il manifesto architettonico di questo diritto; l’idea del diritto di appropriazione e di percorribilità applicata tanto all’interno quanto all’esterno dell’edificio – considerati rispettivamente architettura e paesaggio – rimuove la natura oppositiva dei due termini, favorendo la coincidenza del paesaggio nell’architettura.
L'Opera va in scena / The Opera goes on stage. Snøhetta, Norwegian National Opera and Ballet, Oslo, 2008 / Romano, Antonella. - In: METAMORFOSI. - ISSN 1590-1394. - 12(2022), pp. 38-49.
L'Opera va in scena / The Opera goes on stage. Snøhetta, Norwegian National Opera and Ballet, Oslo, 2008
Antonella Romano
2022
Abstract
Nel 1999, in seguito ad un dibattito nazionale, fu definita con lungimiranza la futura collocazione di una nuova Opera House: la penisola di Bjørvika, un’area centralissima della città, che acquistava il ruolo di motore nella rigenerazione urbana del centro storico di Oslo. Un concorso aperto internazionale per il disegno del nuovo teatro ha poi attratto la partecipazione di 200 gruppi di progettisti e ha di fatto avviato un piano ventennale di riqualificazione dell’area portuale. Il progetto vincitore di Snøhetta - realizzato in cinque anni - che ha conquistato numerosi premi tra cui il prestigioso Mies Van der Rohe Prize, risolve, in un complesso disegno di volumi geometrici asimmetrici, contemporaneamente il tema del nuovo teatro e di uno spazio pubblico urbano aperto e polifunzionale. Costruito su palafitte a ridosso di un terreno bonificato che estende il porto di Oslo, il nuovo Teatro dell'Opera, ha restituito al pubblico il lungomare della città e ha permesso la percorrenza di tutta l’area, espandendo i confini dell’Allemannsretten, il diritto comune di vagare, dai piani di copertura fino ai limiti della riva. L’Opera House è il manifesto architettonico di questo diritto; l’idea del diritto di appropriazione e di percorribilità applicata tanto all’interno quanto all’esterno dell’edificio – considerati rispettivamente architettura e paesaggio – rimuove la natura oppositiva dei due termini, favorendo la coincidenza del paesaggio nell’architettura.File | Dimensione | Formato | |
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