L’animale esotico nell’antichità è sinonimo di animale raro, che desta stupore e ammirazione per la forza, la ferocia e lo splendore dei colori. È per questo che tra gli animali scelti per il commercio con i paesi esotici troviamo non solo specie assenti dalla fauna italiana, come i grandi felini o gli elefanti, ma anche bestie più familiari, come l’orso. Il primo spettacolo di caccia (venatio) venne dato nel 169 a.C.; successivamente gli imperatori trasformarono le venationes in un monopolio statale. La scomparsa dei giochi e degli spettacoli avvenne gradualmente e le venationes comunque resistettero più a lungo fino al 523 sotto Teodorico. I principali documenti che forniscono informazioni su questa attività sono le testimonianze letterarie e iconografiche, tuttavia già dai primi interventi ottocenteschi nel Colosseo sono documentati resti ossei degli animali dei giochi. Scavi recenti condotti nell’Anfiteatro Flavio e nelle aree adiacenti hanno portato alla luce nuovi resti ossei di animali di origine esotica che vengono in questa sede presentati in dettaglio.

De ossibus in anphitheatro Flavio effossis: 110 anni dopo i rinvenimenti di Francesco Luzj / DE GROSSI MAZZORIN, Jacopo; Minniti, Claudia; Rea, R.. - (2005), pp. 337-348. (Intervento presentato al convegno 4° Convegno Nazionale di Archeozoologia tenutosi a Pordenone).

De ossibus in anphitheatro Flavio effossis: 110 anni dopo i rinvenimenti di Francesco Luzj

MINNITI, CLAUDIA;
2005

Abstract

L’animale esotico nell’antichità è sinonimo di animale raro, che desta stupore e ammirazione per la forza, la ferocia e lo splendore dei colori. È per questo che tra gli animali scelti per il commercio con i paesi esotici troviamo non solo specie assenti dalla fauna italiana, come i grandi felini o gli elefanti, ma anche bestie più familiari, come l’orso. Il primo spettacolo di caccia (venatio) venne dato nel 169 a.C.; successivamente gli imperatori trasformarono le venationes in un monopolio statale. La scomparsa dei giochi e degli spettacoli avvenne gradualmente e le venationes comunque resistettero più a lungo fino al 523 sotto Teodorico. I principali documenti che forniscono informazioni su questa attività sono le testimonianze letterarie e iconografiche, tuttavia già dai primi interventi ottocenteschi nel Colosseo sono documentati resti ossei degli animali dei giochi. Scavi recenti condotti nell’Anfiteatro Flavio e nelle aree adiacenti hanno portato alla luce nuovi resti ossei di animali di origine esotica che vengono in questa sede presentati in dettaglio.
2005
4° Convegno Nazionale di Archeozoologia
archeozoologia; anfiteatro Flavio; Roma; venationes
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
De ossibus in anphitheatro Flavio effossis: 110 anni dopo i rinvenimenti di Francesco Luzj / DE GROSSI MAZZORIN, Jacopo; Minniti, Claudia; Rea, R.. - (2005), pp. 337-348. (Intervento presentato al convegno 4° Convegno Nazionale di Archeozoologia tenutosi a Pordenone).
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