La Prefazione del vol. 108 presenta gli articoli in occasione dei centocinquant'anni dalla nascita della Rivista "Archivio Glottologico Italiano". Nella sezione di diretta responsabilità si tratteggia rapidamente ka lunga storia dell’«Archivio Glottologico Italiano» scandendola in diverse tappe, ciascuna corrispondente alle quattro «tesi» dimensionali che Romano Lazzeroni descrisse in modo analitico nel suo intervento al cinquantesimo Convegno della "Società di Linguistica Italiana". Le tesi sono quelle del mutamento, rispettivamente a una, a due, a tre e a quattro dimensioni: puramente storico-evolutivo all’inizio, storico e spaziale poi, quindi storico, spaziale e sociale e, finalmente, debolmente predittivo, storico, spaziale e sociale. Per «debolmente predittivo» s’intende una particolare concezione dei cambiamenti linguistici che corrisponde a quel connubio di modelli tipologici, funzionali e cognitivisti che si deve fondamentalmente allo stesso Lazzeroni. Nessuna di queste tappe corrispose esattamente a quelle giubilari – forzando un poco la semantica del termine –, a quelle, cioè, che videro l’«Archivio» ristrutturarsi mediante nuovi direttivi o mediante varî «ricominciando», per citare il titolo «umile ma fermissimo» della prefazione con cui Benvenuto Ter- racini aprì nel 1950 il trentacinquesimo volume, il primo post-bellico. Come è ricordato nella prima parte di questa Introduzione, le tappe «giubilari» furono tutte contraddistinte da un intervento prefatorio. Lo sforzo di conciliare nuove prospettive di studio, nate per lo più nell’àmbito di modelli metacronici e tipologici o sincronici (incluso l’«apparent time» della sociolinguistica laboviana) ha prodotto risultati notevolissimi che l’«Archivio», specie nell’ultima sua fase storica, ha più volte dichiarato ed esposto.
Prefazione / Mancini, Marco. - In: ARCHIVIO GLOTTOLOGICO ITALIANO. - ISSN 0004-0207. - 108, 1:(2023), pp. 14-17.
Prefazione
Marco Mancini
2023
Abstract
La Prefazione del vol. 108 presenta gli articoli in occasione dei centocinquant'anni dalla nascita della Rivista "Archivio Glottologico Italiano". Nella sezione di diretta responsabilità si tratteggia rapidamente ka lunga storia dell’«Archivio Glottologico Italiano» scandendola in diverse tappe, ciascuna corrispondente alle quattro «tesi» dimensionali che Romano Lazzeroni descrisse in modo analitico nel suo intervento al cinquantesimo Convegno della "Società di Linguistica Italiana". Le tesi sono quelle del mutamento, rispettivamente a una, a due, a tre e a quattro dimensioni: puramente storico-evolutivo all’inizio, storico e spaziale poi, quindi storico, spaziale e sociale e, finalmente, debolmente predittivo, storico, spaziale e sociale. Per «debolmente predittivo» s’intende una particolare concezione dei cambiamenti linguistici che corrisponde a quel connubio di modelli tipologici, funzionali e cognitivisti che si deve fondamentalmente allo stesso Lazzeroni. Nessuna di queste tappe corrispose esattamente a quelle giubilari – forzando un poco la semantica del termine –, a quelle, cioè, che videro l’«Archivio» ristrutturarsi mediante nuovi direttivi o mediante varî «ricominciando», per citare il titolo «umile ma fermissimo» della prefazione con cui Benvenuto Ter- racini aprì nel 1950 il trentacinquesimo volume, il primo post-bellico. Come è ricordato nella prima parte di questa Introduzione, le tappe «giubilari» furono tutte contraddistinte da un intervento prefatorio. Lo sforzo di conciliare nuove prospettive di studio, nate per lo più nell’àmbito di modelli metacronici e tipologici o sincronici (incluso l’«apparent time» della sociolinguistica laboviana) ha prodotto risultati notevolissimi che l’«Archivio», specie nell’ultima sua fase storica, ha più volte dichiarato ed esposto.File | Dimensione | Formato | |
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