Il trasporto pubblico su ferro costituisce un’importante occasione di miglioramento delle città. Il primo obiettivo è quello di garantire una mobilità sostenibile nelle varie declinazioni, dal punto di vista ambientale, economico e sociale. A questo risultato si aggiunge l’opportunità di ricucire fratture urbane, con la rideterminazione dei rapporti di centralità e perifericità nelle aree interessate. La valorizzazione di quartieri in condizioni di marginalità, incentivata dalla creazione di nuove infrastrutture e occasioni di mobilità, può consentire la creazione di nuove centralità urbane e il recupero di zone periferiche o degradate. Il caso studio è la città di Catania. A partire dagli anni Settanta, lo sviluppo della motorizzazione di massa ha incentivato la dispersione degli insediamenti nel periurbano. Il centro cittadino ha perso gran parte della funzione residenziale. Molte aree versano oggi in stato di parziale abbandono o degrado e i quartieri di più recente costruzione hanno tradito le aspettative iniziali. Lo sviluppo della metropolitana e del passante ferroviario, entrambi in corso di realizzazione, potranno favorire un nuovo modo di pensare, progettare e vivere la città. Realizzare una concentrazione decentrata di opportunità e funzioni nelle aree servite dalle stazioni, è una strategia vincente per strappare dalle condizioni di marginalità le “periferie del centro”, quei territori urbani un tempo vivaci e oggi in decadenza. Questa proposta, attraverso l’impiego di tecniche GIS e l’analisi di dati su popolazioni urbane, opportunità e risorse, intende indagare il rapporto tra infrastruttura, territorio e potenzialità inespresse alla luce dei concetti di accessibilità, centralità e perifericità. Lo studio ricorre a dati di partenza provenienti da varie fonti, da OpenStreetMap a quelle più istituzionali. Al fine di evidenziare interazioni tra aspetti fisici dei luoghi, opportunità e popolazioni urbane, l’analisi si sviluppa mediante un approccio multicriteriale. L’obiettivo è quello di giungere a una descrizione delle zone urbane servite dalle due infrastrutture, in termini di centralità e perifericità, alla luce delle varie componenti. I vari aspetti considerati dall’analisi (popolazioni, opportunità, intermodalità, vuoti urbani e altro) consentono la produzione di scenari e di un quadro analitico utile allo studio del fenomeno mobilità e alle opportunità di rigenerazione urbana. Cogliere la complessità dell’argomento è condizione necessaria nei processi decisionali, di pianificazione e per immaginare una città più sostenibile e attrattiva.

Mobilità, ferrovie e popolazioni urbane: il caso Catania / Accordino, Filippo. - (2023), pp. 324-333. (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso Geografico Italiano "Geografie in movimento" tenutosi a Padova).

Mobilità, ferrovie e popolazioni urbane: il caso Catania

Filippo Accordino
2023

Abstract

Il trasporto pubblico su ferro costituisce un’importante occasione di miglioramento delle città. Il primo obiettivo è quello di garantire una mobilità sostenibile nelle varie declinazioni, dal punto di vista ambientale, economico e sociale. A questo risultato si aggiunge l’opportunità di ricucire fratture urbane, con la rideterminazione dei rapporti di centralità e perifericità nelle aree interessate. La valorizzazione di quartieri in condizioni di marginalità, incentivata dalla creazione di nuove infrastrutture e occasioni di mobilità, può consentire la creazione di nuove centralità urbane e il recupero di zone periferiche o degradate. Il caso studio è la città di Catania. A partire dagli anni Settanta, lo sviluppo della motorizzazione di massa ha incentivato la dispersione degli insediamenti nel periurbano. Il centro cittadino ha perso gran parte della funzione residenziale. Molte aree versano oggi in stato di parziale abbandono o degrado e i quartieri di più recente costruzione hanno tradito le aspettative iniziali. Lo sviluppo della metropolitana e del passante ferroviario, entrambi in corso di realizzazione, potranno favorire un nuovo modo di pensare, progettare e vivere la città. Realizzare una concentrazione decentrata di opportunità e funzioni nelle aree servite dalle stazioni, è una strategia vincente per strappare dalle condizioni di marginalità le “periferie del centro”, quei territori urbani un tempo vivaci e oggi in decadenza. Questa proposta, attraverso l’impiego di tecniche GIS e l’analisi di dati su popolazioni urbane, opportunità e risorse, intende indagare il rapporto tra infrastruttura, territorio e potenzialità inespresse alla luce dei concetti di accessibilità, centralità e perifericità. Lo studio ricorre a dati di partenza provenienti da varie fonti, da OpenStreetMap a quelle più istituzionali. Al fine di evidenziare interazioni tra aspetti fisici dei luoghi, opportunità e popolazioni urbane, l’analisi si sviluppa mediante un approccio multicriteriale. L’obiettivo è quello di giungere a una descrizione delle zone urbane servite dalle due infrastrutture, in termini di centralità e perifericità, alla luce delle varie componenti. I vari aspetti considerati dall’analisi (popolazioni, opportunità, intermodalità, vuoti urbani e altro) consentono la produzione di scenari e di un quadro analitico utile allo studio del fenomeno mobilità e alle opportunità di rigenerazione urbana. Cogliere la complessità dell’argomento è condizione necessaria nei processi decisionali, di pianificazione e per immaginare una città più sostenibile e attrattiva.
2023
XXXIII Congresso Geografico Italiano "Geografie in movimento"
GIS; ferrovie; catania; mcda; openstreetmap; accessibilità; metropolitana; mobilità
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Mobilità, ferrovie e popolazioni urbane: il caso Catania / Accordino, Filippo. - (2023), pp. 324-333. (Intervento presentato al convegno XXXIII Congresso Geografico Italiano "Geografie in movimento" tenutosi a Padova).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1689306
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