L’autocritica è un fattore transdiagnostico che contribuisce all’esordio e al mantenimento di diversi quadri psicopatologici. Sebbene la letteratura suggerisca come sia centrale la comprensione del ruolo dell’autocritica nei disturbi mentali, non sono attualmente disponibili studi che valutino come questa si declini nei vari quadri sintomatologici o si associ a diversi pattern di personalità disfunzionali. Il presente studio ha lo scopo di colmare tale lacuna, analizzando come le varie dimensioni dell’autocritica possano associarsi a diverse variabili psicologiche che afferiscono alla psicopatologia. I partecipanti (296 soggetti di età compresa tra i 18 e i 68 anni, di cui 184 femmine e 112 maschi) sono stati reclutati dalla popolazione generale e invitati a compilare dei questionari online volti a indagare i livelli di autocritica, la presenza di sintomi specifici, alcuni fattori di vulnerabilità e i domini di personalità. L’autocritica è stata valutata attraverso la somministrazione del LOSC (Thompson & Zuroff, 2004), che distingue tra autocritica internalizzata e comparativa, e del FSCRS (Gilbert et al., 2004), che distingue tra reassured-self, ossia la capacità di essere compassionevoli verso di sé, e due tipi di autocritica: inadequate-self e hated-self. Dall’analisi dei dati emerge che l’autocritica correla positivamente con la sintomatologia in generale, mentre si rilevano correlazioni significativamente negative tra sintomatologia e reassured-self. I risultati mostrano come l’autocritica possa declinarsi differentemente nei vari domini sintomatologici e di personalità. In particolare, nella sintomatologia d’ansia sociale si rileva una correlazione maggiore con l’autocritica di tipo comparativo e con l’inadequate-self, mentre nell’agorafobia l’autocritica sembra maggiormente connessa alle preoccupazioni socio-comportamentali piuttosto che a quelle fisiche. Rispetto alla sintomatologia ossessivo-compulsiva, la presenza di ossessioni mostra correlazioni maggiori con l’autocritica valutata con entrambi i questionari, mentre la tendenza ad accumulare oggetti correla con tutte le dimensioni dell’autocritica tranne quella di tipo internalizzato. Nella sintomatologia alimentare, invece, si riscontrano maggiori livelli di hated-self rispetto alle altre forme di autocritica. Infine, riguardo la relazione tra autocritica e domini di personalità, emergono correlazioni significative con i tutti i domini di personalità, eccetto quelli di Antagonismo e Disinibizione. I risultati, sebbene preliminari, evidenziano come le persone tendano a criticarsi con modalità specifiche, in relazione a eventi, processi cognitivi e motivazionali peculiari della sintomatologia e del funzionamento di personalità osservati: questo può contribuire all’avanzamento dei modelli terapeutici e allo sviluppo di strategie di prevenzione secondaria maggiormente efficaci.
Come ci critichiamo? Declinazioni dell'autocritica nei diversi profili sintomatologici e di personalità / Papa, Carolina; Di Consiglio, Micaela; Barcaccia, Barbara; Bassi de Toni, Marco; Zaccari, Vittoria; Mancini, Francesco; Couyoumdjian, Alessandro. - (2023). (Intervento presentato al convegno XXI Congresso Nazionale SITCC tenutosi a Bari).
Come ci critichiamo? Declinazioni dell'autocritica nei diversi profili sintomatologici e di personalità
Carolina Papa;Micaela Di Consiglio;Barbara Barcaccia;Marco Bassi de Toni;Vittoria Zaccari;Francesco Mancini;Alessandro Couyoumdjian
2023
Abstract
L’autocritica è un fattore transdiagnostico che contribuisce all’esordio e al mantenimento di diversi quadri psicopatologici. Sebbene la letteratura suggerisca come sia centrale la comprensione del ruolo dell’autocritica nei disturbi mentali, non sono attualmente disponibili studi che valutino come questa si declini nei vari quadri sintomatologici o si associ a diversi pattern di personalità disfunzionali. Il presente studio ha lo scopo di colmare tale lacuna, analizzando come le varie dimensioni dell’autocritica possano associarsi a diverse variabili psicologiche che afferiscono alla psicopatologia. I partecipanti (296 soggetti di età compresa tra i 18 e i 68 anni, di cui 184 femmine e 112 maschi) sono stati reclutati dalla popolazione generale e invitati a compilare dei questionari online volti a indagare i livelli di autocritica, la presenza di sintomi specifici, alcuni fattori di vulnerabilità e i domini di personalità. L’autocritica è stata valutata attraverso la somministrazione del LOSC (Thompson & Zuroff, 2004), che distingue tra autocritica internalizzata e comparativa, e del FSCRS (Gilbert et al., 2004), che distingue tra reassured-self, ossia la capacità di essere compassionevoli verso di sé, e due tipi di autocritica: inadequate-self e hated-self. Dall’analisi dei dati emerge che l’autocritica correla positivamente con la sintomatologia in generale, mentre si rilevano correlazioni significativamente negative tra sintomatologia e reassured-self. I risultati mostrano come l’autocritica possa declinarsi differentemente nei vari domini sintomatologici e di personalità. In particolare, nella sintomatologia d’ansia sociale si rileva una correlazione maggiore con l’autocritica di tipo comparativo e con l’inadequate-self, mentre nell’agorafobia l’autocritica sembra maggiormente connessa alle preoccupazioni socio-comportamentali piuttosto che a quelle fisiche. Rispetto alla sintomatologia ossessivo-compulsiva, la presenza di ossessioni mostra correlazioni maggiori con l’autocritica valutata con entrambi i questionari, mentre la tendenza ad accumulare oggetti correla con tutte le dimensioni dell’autocritica tranne quella di tipo internalizzato. Nella sintomatologia alimentare, invece, si riscontrano maggiori livelli di hated-self rispetto alle altre forme di autocritica. Infine, riguardo la relazione tra autocritica e domini di personalità, emergono correlazioni significative con i tutti i domini di personalità, eccetto quelli di Antagonismo e Disinibizione. I risultati, sebbene preliminari, evidenziano come le persone tendano a criticarsi con modalità specifiche, in relazione a eventi, processi cognitivi e motivazionali peculiari della sintomatologia e del funzionamento di personalità osservati: questo può contribuire all’avanzamento dei modelli terapeutici e allo sviluppo di strategie di prevenzione secondaria maggiormente efficaci.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.