LOST IN TIME: IL LEGAME TRA INTEROCEZIONE E PERCEZIONE DEL TEMPO IN PAZIENTI CON LESIONE AL MIDOLLO SPINALE

In una prospettiva “embodied” dell’elaborazione temporale, lo studio indaga come l’interocezione, quindi la percezione degli stati corporei interni, influenzi la capacità di percepire lo scorrere del tempo in casi di disconnessione corpo-cervello. 32 partecipanti con lesioni al midollo spinale (SCI) in fase cronica sono stati suddivisi in base al livello di lesione in due gruppi: 16 pazienti con lesioni superiori (C5-T4) e 16 pazienti con lesioni inferiori (T8- T12). L’accuratezza interocettiva è stata valutata mediante l’Heartbeat Counting Task che misura la capacità oggettiva delle persone di rilevare i propri segnali cardiaci. Per valutare le abilità temporali, abbiamo utilizzato una combinazione di compiti di percezione e aspettativa temporale (TE) e una prova di controllo del colore. Nel compito temporale, una pallina si muoveva costantemente dal centro dello schermo verso la periferia e scompariva per un breve periodo dietro una banda occludente. Ai partecipanti è stato chiesto di indicare, per ciascuna prova, se la pallina era riapparsa troppo presto o troppo tardi rispetto al percorso della pallina osservato. Il test Mann-Whitney-U evidenzia nel gruppo con lesioni alte un'accuratezza interocettiva inferiore rispetto al gruppo con lesione basse (p<0,01). L'accuratezza interocettiva, inoltre, correla significativamente con la difficoltà dei compiti temporali (0,69; p<0,002) ma non con quelli di controllo (p<0,17). La percezione del fluire del tempo sembra quindi distorcersi nei pazienti in cui il ritmo corporeo è più compromesso dalla lesione, ossia nei casi in cui vi è una più severa interruzione delle comunicazioni corpo cervello. Ricerca finanziata dal Ministero della Salute, RF-2018-12365682