Il cervello integra molteplici input sensoriali, incluse informazioni somatosensoriali e visive provenienti dai dispositivi di assistenza utilizzati, per produrre una rappresentazione accurata del corpo. Con un compito di rotazione mentale questo studio ha valutato l’abilità di giudicare la lateralità di immagini ruotate delle estremità corporee superiori e inferiori, supportate da esoscheletro e carrozzina. Sono stati testati 20 partecipanti con lesioni spinale da T4 a L2 in due momenti diversi: T0, prima dell'inizio del training con esoscheletro; T1, dopo due mesi (10/14 sessioni) di allenamento. 20 partecipanti sani con caratteristiche demografiche simili a quelle del campione clinico hanno costituito il gruppo di controllo. Nel compito di rotazione mentale, sono stati presentati su di uno schermo stimoli corporei (mani/piedi) e non corporei (carrozzina/esoscheletro) in 4 diversi orientamenti (0°,90°,180°,270°). I soggetti dovevano indicare verbalmente la lateralità (destra o sinistra) degli stimoli. I dati registrati sono stati accuratezza e tempi di reazione (RT). Le strategie adottate e i tempi di reazione nelle rotazioni mentali degli stimoli non differivano significativamente tra i gruppi (p=0.42). I controlli erano più lenti dei pazienti con l’immagine della carrozzina (p=0.03). Nel gruppo di pazienti, gli RT dopo il training erano significativamente minori (p=0.047) nella rotazione dell'esoscheletro (RT T0>RT T1). Questi risultati dimostrano che la rappresentazione corticale del corpo è dinamica, reattiva e adattabile alle condizioni contingenti. Inoltre, i compiti di rotazione mentale potrebbero costituire una misura dell'adattamento all'uso di dispositivi specifici nei casi di informazioni sensorimotorie alterate. Ricerca finanziata dal Ministero della Salute, RF-2018-12365682.
RIDEFINIRE IL CORPO SUPPORTATO DA AUSILI PER LA MOBILITÀ: L'USO DI ESOSCHELETRI E CARROZZINE NELLE ROTAZIONI MENTALI DEI PAZIENTI CON LESIONE MIDOLLARE / Scuderi, Angelica; DE MARTINO, MARIA LUISA; Leemhuis, Erik; Giannini, Anna Maria; Pazzaglia, Mariella. - (2023). (Intervento presentato al convegno XXIX Congresso dell'Associazione Italiana di Psicologia - Sezione Sperimentale tenutosi a Lucca; Italia).
RIDEFINIRE IL CORPO SUPPORTATO DA AUSILI PER LA MOBILITÀ: L'USO DI ESOSCHELETRI E CARROZZINE NELLE ROTAZIONI MENTALI DEI PAZIENTI CON LESIONE MIDOLLARE
angelica scuderiPrimo
;maria luisa de martino;erik leemhuis;anna maria giannini;mariella pazzagliaUltimo
2023
Abstract
Il cervello integra molteplici input sensoriali, incluse informazioni somatosensoriali e visive provenienti dai dispositivi di assistenza utilizzati, per produrre una rappresentazione accurata del corpo. Con un compito di rotazione mentale questo studio ha valutato l’abilità di giudicare la lateralità di immagini ruotate delle estremità corporee superiori e inferiori, supportate da esoscheletro e carrozzina. Sono stati testati 20 partecipanti con lesioni spinale da T4 a L2 in due momenti diversi: T0, prima dell'inizio del training con esoscheletro; T1, dopo due mesi (10/14 sessioni) di allenamento. 20 partecipanti sani con caratteristiche demografiche simili a quelle del campione clinico hanno costituito il gruppo di controllo. Nel compito di rotazione mentale, sono stati presentati su di uno schermo stimoli corporei (mani/piedi) e non corporei (carrozzina/esoscheletro) in 4 diversi orientamenti (0°,90°,180°,270°). I soggetti dovevano indicare verbalmente la lateralità (destra o sinistra) degli stimoli. I dati registrati sono stati accuratezza e tempi di reazione (RT). Le strategie adottate e i tempi di reazione nelle rotazioni mentali degli stimoli non differivano significativamente tra i gruppi (p=0.42). I controlli erano più lenti dei pazienti con l’immagine della carrozzina (p=0.03). Nel gruppo di pazienti, gli RT dopo il training erano significativamente minori (p=0.047) nella rotazione dell'esoscheletro (RT T0>RT T1). Questi risultati dimostrano che la rappresentazione corticale del corpo è dinamica, reattiva e adattabile alle condizioni contingenti. Inoltre, i compiti di rotazione mentale potrebbero costituire una misura dell'adattamento all'uso di dispositivi specifici nei casi di informazioni sensorimotorie alterate. Ricerca finanziata dal Ministero della Salute, RF-2018-12365682.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.