L’analisi della cultura materiale in particolare quella rivolta alla ceramica può costituire un ottimo punto di partenza per valutarne l’uso nel contesto dal quale essa proviene e per la cui società o comunità può costituire un affidabile strumento interpretativo. In una cittadina medievale, come quella di Cencelle, risulta interessante riflettere su quanto la ceramica, nello specifico la Maiolica Arcaica, sia effettivamente una chiave di lettura per i cambiamenti sociali ed economici. Nell’affrontare questo tipo di studio, risulta fondamentale confrontarsi anche con le coeve classi da mensa tentando così di comprendere i modi di produzione, scambio e utilizzo dei prodotti ceramici. Con queste premesse, si può tentare di approfondire gli sviluppi di questa particolare classe ceramica, che risulta articolarsi in diverse aree e con differenti aspetti. Pertanto, il confronto tra la Maiolica Arcaica prodotta in situ e la Maiolica Arcaica importata dalla Toscana costituisce il presupposto di questa indagine che si prefigge l’obiettivo di osservare in maniera critica le due produzioni individuando quegli aspetti tecnologici, morfologici e stilistici che le distinguono e accomunano. Lo studio proposto in questa sede intende così fornire dei dati puntuali che permetteranno di constatare in che modo e in che misura la Maiolica Arcaica toscana e quella cencellina abbiano coesistito e provveduto insieme a soddisfare le richieste di mercato da parte di una comunità che tra XIII e XIV secolo appare ben consolidata.
Questioni di assonanze e dissonanze a Cencelle (VT): uno sguardo alla maiolica arcaica laziale e toscana / Miele, Flora. - (2023), pp. 279-298. (Intervento presentato al convegno Atti del Convegno di studi. Le ceramiche di Roma e del Lazio in età medievale e moderna VIII. La maiolica arcaica laziale: origini, sperimentazioni e sviluppi di una classe bassomedievale. tenutosi a Roma).
Questioni di assonanze e dissonanze a Cencelle (VT): uno sguardo alla maiolica arcaica laziale e toscana
Flora Miele
2023
Abstract
L’analisi della cultura materiale in particolare quella rivolta alla ceramica può costituire un ottimo punto di partenza per valutarne l’uso nel contesto dal quale essa proviene e per la cui società o comunità può costituire un affidabile strumento interpretativo. In una cittadina medievale, come quella di Cencelle, risulta interessante riflettere su quanto la ceramica, nello specifico la Maiolica Arcaica, sia effettivamente una chiave di lettura per i cambiamenti sociali ed economici. Nell’affrontare questo tipo di studio, risulta fondamentale confrontarsi anche con le coeve classi da mensa tentando così di comprendere i modi di produzione, scambio e utilizzo dei prodotti ceramici. Con queste premesse, si può tentare di approfondire gli sviluppi di questa particolare classe ceramica, che risulta articolarsi in diverse aree e con differenti aspetti. Pertanto, il confronto tra la Maiolica Arcaica prodotta in situ e la Maiolica Arcaica importata dalla Toscana costituisce il presupposto di questa indagine che si prefigge l’obiettivo di osservare in maniera critica le due produzioni individuando quegli aspetti tecnologici, morfologici e stilistici che le distinguono e accomunano. Lo studio proposto in questa sede intende così fornire dei dati puntuali che permetteranno di constatare in che modo e in che misura la Maiolica Arcaica toscana e quella cencellina abbiano coesistito e provveduto insieme a soddisfare le richieste di mercato da parte di una comunità che tra XIII e XIV secolo appare ben consolidata.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.