La tesi di dottorato si pone l’obiettivo di analizzare una parte dell’opera di Luigi Moretti dal punto di vista del- la rappresentazione architettonica. La scelta di studiare una figura come quella di Moretti, architetto romano e tra i massimi esempi dell’idea giovannoniana di ‘Architetto integrale’, è scaturita dall’aver identificato nel suo fare architettonico un modus operandi ideale, da considerarsi come riferimento assoluto, in cui il Disegno di Architettura assume una valenza cardinale, per poi essere differentemente e criticamente declinato a seconda dei settori di approfondimento. Il tema della ricerca è stato inoltre dettato da altri due fattori non marginali: da un lato il centenario dell’istituzione della Scuola superiore di Architettura di Roma; dall’altro la possibilità di accedere al materiale dell’archivio personale di Luigi Moretti, facente parte dell’archivio Moretti Magnifico, il cui processo di digitalizzazione è iniziato nel 2019. Nello studio si è voluta sottolineare la assoluta cen- tralità del Disegno, il quale si issa a materia nodale e interdisciplinare, ponendo inoltre l’accento sulle sue connessioni con altri ambiti dell’architettura come la Storia, la Composizione e l’Estetica dell’Architettura. La tesi è stata sviluppata seguendo un indice tematico e non cronologico. Dopo un primo approfondimento legato al ruolo del Disegno, sia agli albori della Scuola di Roma, sia nella formazione di Moretti, gli ambiti principali che sono stati sviluppati traggono ispirazione proprio dagli elaborati grafici dell’architetto romano, in particolare da quelli più espressivi, i quali determinano la maggior parte del suo operare, sia nell’analisi dell’architettura del passato, sia nella composizione. Il lasso temporale preso in esame è compreso tra due date importanti che fissano una certa continuità nell’opera morettiana: una consequenzialità dinamica che evolve in maniera graduale e coerente. Lo studio prende dunque in esame il materiale grafico prodotto da Moretti dal 1925 – anno della sua iscrizione presso la Scuola di Architettura di Roma – fino al 1942-43 – periodo in cui è impegnato negli ultimi progetti per l’E42 e il Foro Mussolini – anni in cui si giunge ad una cesura nel suo operare, causata dalla precipitazione degli eventi nella seconda parte del conflitto mondiale, e che segnerà per lui un punto e a capo.
Il disegno di Luigi Moretti: conoscenza, espressione e rappresentazione di un'idea di architettura / Schiavo, Antonio. - (2023 May 19).
Il disegno di Luigi Moretti: conoscenza, espressione e rappresentazione di un'idea di architettura
SCHIAVO, ANTONIO
19/05/2023
Abstract
La tesi di dottorato si pone l’obiettivo di analizzare una parte dell’opera di Luigi Moretti dal punto di vista del- la rappresentazione architettonica. La scelta di studiare una figura come quella di Moretti, architetto romano e tra i massimi esempi dell’idea giovannoniana di ‘Architetto integrale’, è scaturita dall’aver identificato nel suo fare architettonico un modus operandi ideale, da considerarsi come riferimento assoluto, in cui il Disegno di Architettura assume una valenza cardinale, per poi essere differentemente e criticamente declinato a seconda dei settori di approfondimento. Il tema della ricerca è stato inoltre dettato da altri due fattori non marginali: da un lato il centenario dell’istituzione della Scuola superiore di Architettura di Roma; dall’altro la possibilità di accedere al materiale dell’archivio personale di Luigi Moretti, facente parte dell’archivio Moretti Magnifico, il cui processo di digitalizzazione è iniziato nel 2019. Nello studio si è voluta sottolineare la assoluta cen- tralità del Disegno, il quale si issa a materia nodale e interdisciplinare, ponendo inoltre l’accento sulle sue connessioni con altri ambiti dell’architettura come la Storia, la Composizione e l’Estetica dell’Architettura. La tesi è stata sviluppata seguendo un indice tematico e non cronologico. Dopo un primo approfondimento legato al ruolo del Disegno, sia agli albori della Scuola di Roma, sia nella formazione di Moretti, gli ambiti principali che sono stati sviluppati traggono ispirazione proprio dagli elaborati grafici dell’architetto romano, in particolare da quelli più espressivi, i quali determinano la maggior parte del suo operare, sia nell’analisi dell’architettura del passato, sia nella composizione. Il lasso temporale preso in esame è compreso tra due date importanti che fissano una certa continuità nell’opera morettiana: una consequenzialità dinamica che evolve in maniera graduale e coerente. Lo studio prende dunque in esame il materiale grafico prodotto da Moretti dal 1925 – anno della sua iscrizione presso la Scuola di Architettura di Roma – fino al 1942-43 – periodo in cui è impegnato negli ultimi progetti per l’E42 e il Foro Mussolini – anni in cui si giunge ad una cesura nel suo operare, causata dalla precipitazione degli eventi nella seconda parte del conflitto mondiale, e che segnerà per lui un punto e a capo.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.