La Vita di Giuseppe (Venezia, Giolito, 1561) di Lodovico Dolce è l’unico caso, ancora poco noto alla critica, in cui il poligrafo si cimentò con l’epica spirituale. L’opera, contestualizzata nel recupero cinquecentesco della figura del patriarca, consiste nella riscrittura dell’incompiuto poema latino Ioseph di Fracastoro, redatto dal veronese su esortazione di papa Paolo III. In questa sede ci si propone di indagare le influenze dell’epica classica e cavalleresca nella trattazione dolciana dell’argomento biblico. Inoltre, non si trascurerà di discutere il reale significato della sua rielaborazione, proposta nel pieno delle direttive controriformistiche in materia di politica culturale e in seguito al processo per eresia subìto dall’autore nel 1558.
La Vita di Giuseppe di Lodovico Dolce: per una contaminazione di epiche / DAL CENGIO, Martina. - In: LETTERE ITALIANE. - ISSN 0024-1334. - 71:1(2019), pp. 102-132.
La Vita di Giuseppe di Lodovico Dolce: per una contaminazione di epiche
Martina Dal Cengio
2019
Abstract
La Vita di Giuseppe (Venezia, Giolito, 1561) di Lodovico Dolce è l’unico caso, ancora poco noto alla critica, in cui il poligrafo si cimentò con l’epica spirituale. L’opera, contestualizzata nel recupero cinquecentesco della figura del patriarca, consiste nella riscrittura dell’incompiuto poema latino Ioseph di Fracastoro, redatto dal veronese su esortazione di papa Paolo III. In questa sede ci si propone di indagare le influenze dell’epica classica e cavalleresca nella trattazione dolciana dell’argomento biblico. Inoltre, non si trascurerà di discutere il reale significato della sua rielaborazione, proposta nel pieno delle direttive controriformistiche in materia di politica culturale e in seguito al processo per eresia subìto dall’autore nel 1558.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.