Angelica Palli, figlia di espatriati greci trapiantati a Livorno, sposa in seguito ad una fuga romantica a Corfù il giovane di origini còrse Giovan Paolo Bartolomei. I due, impegnatissimi nella causa risorgimentale, sono costretti a diversi spostamenti. Alla morte del marito nel 1853 Angelica cerca rifugio a Torino, dove tiene un salotto culturale fino a quando decide di tornare a Livorno. Se l’esilio è sin dai primi scritti dell’autrice un tema nodale di riflessione, in un secondo momento, anche in virtù del suo vissuto personale, si configura come uno stato permanente che la induce a un atteggiamento osmotico nei confronti delle identità altrui. Il contributo esamina la questione prendendo in considerazione sia i testi editi dell’autrice, sia alcuni materiali inediti conservati nel ricco fondo della Biblioteca Labronica di Livorno.
Scritture d’esilio di Angelica Palli Bartolomei, patriota italo-greca / Licameli, Chiara. - In: ATLANTE. - ISSN 2426-394X. - 18/2023(2023), pp. 1-11. (Intervento presentato al convegno Modes et voix de l’écriture de l’exil au féminin: de la transgression au métissage (Italie-Méditerranée, XIX e siècle -XX e) tenutosi a Lille).
Scritture d’esilio di Angelica Palli Bartolomei, patriota italo-greca
Licameli Chiara
2023
Abstract
Angelica Palli, figlia di espatriati greci trapiantati a Livorno, sposa in seguito ad una fuga romantica a Corfù il giovane di origini còrse Giovan Paolo Bartolomei. I due, impegnatissimi nella causa risorgimentale, sono costretti a diversi spostamenti. Alla morte del marito nel 1853 Angelica cerca rifugio a Torino, dove tiene un salotto culturale fino a quando decide di tornare a Livorno. Se l’esilio è sin dai primi scritti dell’autrice un tema nodale di riflessione, in un secondo momento, anche in virtù del suo vissuto personale, si configura come uno stato permanente che la induce a un atteggiamento osmotico nei confronti delle identità altrui. Il contributo esamina la questione prendendo in considerazione sia i testi editi dell’autrice, sia alcuni materiali inediti conservati nel ricco fondo della Biblioteca Labronica di Livorno.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.