Affronterò in questa sede il concetto di laicità, al di là della polisemia semantica che evoca il termine, da un punto di vista filosofico-gnoseologico che afferisce alla contemporaneità. Nella nostra quotidianità oggi ci rapportiamo, spesso inconsapevolmente, con il principio di laicità ogniqualvolta parliamo di imparzialità o di neutralità dello Stato rispetto al fenomeno religioso, di riconoscimento di tutte le religioni, di distinzione di campo di azione tra precetto religioso e dovere civile. Spesso ci capita di riflettere sulle conseguenze di azioni varie o di teorizzazioni intorno a tale concetto nonostante, poi, la richiesta di fornire una definizione del termine laicità ci coglie impreparati e confusi. In ambito filosofico molti pensatori hanno disquisito sulla laicità ma non è mio interesse fornire, in questo contesto, una panoramica delle varie declinazioni che si sono susseguite negli ultimi decenni quanto, piuttosto, presentare tre pensatori del nostro tempo, il filosofo Giorgio Agamben e i teologi Carlo Molari e Raimon Pannikar, che con la straordinarietà delle loro vite e delle loro azioni hanno contribuito ad arricchire di nuove sfumature il termine laicità. La scelta è ricaduta su di loro perché il concetto astratto di laicità è indissolubilmente legato alla declinazione pratica in ambito sociale-comunitario. Tutti e tre i pensatori menzionati si sono distinti non solo per aver parlato di laicità ma per essersi rapportati - seppur in maniera diversa - con lo Stato laico in maniera molto personale, originale e indipendente, rappresentando delle voci fuori dal coro che ci inducono alla riflessione e alla rielaborazione personale.
Riflessioni filosofiche intorno alla laicità / De Paolis, Isabella. - In: ERENEWS. - ISSN 2531-6214. - 2:XXI(2023), pp. 30-40.
Riflessioni filosofiche intorno alla laicità
De Paolis, IsabellaWriting – Original Draft Preparation
2023
Abstract
Affronterò in questa sede il concetto di laicità, al di là della polisemia semantica che evoca il termine, da un punto di vista filosofico-gnoseologico che afferisce alla contemporaneità. Nella nostra quotidianità oggi ci rapportiamo, spesso inconsapevolmente, con il principio di laicità ogniqualvolta parliamo di imparzialità o di neutralità dello Stato rispetto al fenomeno religioso, di riconoscimento di tutte le religioni, di distinzione di campo di azione tra precetto religioso e dovere civile. Spesso ci capita di riflettere sulle conseguenze di azioni varie o di teorizzazioni intorno a tale concetto nonostante, poi, la richiesta di fornire una definizione del termine laicità ci coglie impreparati e confusi. In ambito filosofico molti pensatori hanno disquisito sulla laicità ma non è mio interesse fornire, in questo contesto, una panoramica delle varie declinazioni che si sono susseguite negli ultimi decenni quanto, piuttosto, presentare tre pensatori del nostro tempo, il filosofo Giorgio Agamben e i teologi Carlo Molari e Raimon Pannikar, che con la straordinarietà delle loro vite e delle loro azioni hanno contribuito ad arricchire di nuove sfumature il termine laicità. La scelta è ricaduta su di loro perché il concetto astratto di laicità è indissolubilmente legato alla declinazione pratica in ambito sociale-comunitario. Tutti e tre i pensatori menzionati si sono distinti non solo per aver parlato di laicità ma per essersi rapportati - seppur in maniera diversa - con lo Stato laico in maniera molto personale, originale e indipendente, rappresentando delle voci fuori dal coro che ci inducono alla riflessione e alla rielaborazione personale.File | Dimensione | Formato | |
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