Mauricio Pezo e Sofia von Ellrichshausen hanno di recente completato la casa Luna, la loro residenza privata (ai piedi della Cordigliera delle Ande, a Santa Lucia Alto, nel Distretto di Yungay, in Cile), che include pure spazi destinati a studio professionale e a laboratori dove svolgere attività artistiche. Si tratta di un edificio che presenta peculiarità significative, sia dal punto di vista tipologico che sul piano delle scelte compositive e formali derivate dall’impiego del calcestruzzo. Sul piano strutturale e costruttivo, la casa Luna è data dall’aggregazione di dodici diversi blocchi monolitici isolati, separati gli uni dagli altri da larghi giunti sismici, progettati e realizzati per divenire veri e propri elementi compositivi che solcano verticalmente in più punti la massa di calcestruzzo: uno di loro, ad esempio, seziona vistosamente in mezzeria la scala esterna e il varco d’ingresso all’edificio. Come in altre opere di Pezo e von Ellrichshausen, è lo stesso materiale grezzo a dar forma all’apparato ornamentale dell’edificio, oltre che fungere da strumento attraverso il quale generare qualità spaziale nei singoli ambienti: eco, dunque che nidi di ghiaia, colature, fuoriuscite e filtraggi di pasta cementizia attraverso giunzioni imperfette delle varie parti della cassaforma, macchie dovute ad un incontrollato assorbimento dell’acqua di impasto da parte della stessa e i ripristini effettuati a getti induriti diventano preziose tatuature della superficie cementizia, esaltate in quanto in grado di rivelare oltretutto, l’intero processo di getto.
Ai piedi della Cordigliera delle Ande: Casa Luna in Cile / Bologna, Alberto. - In: INDUSTRIA ITALIANA DEL CEMENTO. - ISSN 0019-7637. - 858 Giugno 2023(2023), pp. 50-53.
Ai piedi della Cordigliera delle Ande: Casa Luna in Cile
Alberto Bologna
2023
Abstract
Mauricio Pezo e Sofia von Ellrichshausen hanno di recente completato la casa Luna, la loro residenza privata (ai piedi della Cordigliera delle Ande, a Santa Lucia Alto, nel Distretto di Yungay, in Cile), che include pure spazi destinati a studio professionale e a laboratori dove svolgere attività artistiche. Si tratta di un edificio che presenta peculiarità significative, sia dal punto di vista tipologico che sul piano delle scelte compositive e formali derivate dall’impiego del calcestruzzo. Sul piano strutturale e costruttivo, la casa Luna è data dall’aggregazione di dodici diversi blocchi monolitici isolati, separati gli uni dagli altri da larghi giunti sismici, progettati e realizzati per divenire veri e propri elementi compositivi che solcano verticalmente in più punti la massa di calcestruzzo: uno di loro, ad esempio, seziona vistosamente in mezzeria la scala esterna e il varco d’ingresso all’edificio. Come in altre opere di Pezo e von Ellrichshausen, è lo stesso materiale grezzo a dar forma all’apparato ornamentale dell’edificio, oltre che fungere da strumento attraverso il quale generare qualità spaziale nei singoli ambienti: eco, dunque che nidi di ghiaia, colature, fuoriuscite e filtraggi di pasta cementizia attraverso giunzioni imperfette delle varie parti della cassaforma, macchie dovute ad un incontrollato assorbimento dell’acqua di impasto da parte della stessa e i ripristini effettuati a getti induriti diventano preziose tatuature della superficie cementizia, esaltate in quanto in grado di rivelare oltretutto, l’intero processo di getto.File | Dimensione | Formato | |
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