Il metodo Michelucci oggetto di ricerca di questa dissertazione, vuole rappresentare l’occasione per raccogliere e analizzare a distanza di oltre trent’anni dalla scomparsa dell’architetto il denso pensiero che ha caratterizzato le opere e le visioni dell’autore di un mondo in continua trasformazione, sostenendo l’ipotesi di esistenza di un metodo progettuale ricorrente. Come spesso accade per le opere mosse da inquietudini personali, tracciare modalità univoche di azione sul progetto è compito arduo, per parallelismo con il metodo Stanislavskij, il metodo Michelucci si basa su approfondimenti sulla figura di Giovanni Michelucci, alla ricerca di affinità tra il mondo interiore del progettista e quello delle opere costruite oppure solo immaginate. Una ricerca condotta sia in maniera orizzontale, attraverso l’analisi ed il confronto tra le opere ritenute di svolta compositiva susseguitesi nel tempo, che verticale, attraverso puntuali analisi nella profondità dei progetti. L’intento di questo studio è quello di provare ad ordinare le intuizioni teoriche attorno alle soluzioni della forma architettonica (Parte Prima) attraverso l’analisi della scomposizione dell’opera in parti riconoscibili e dotate di una propria autonomia formale e figurativa (la facciata, la planimetria, l’uso dei materiali, la struttura). L’evoluzione del pensiero teorico di Michelucci, si accosta ad una incessante ricerca sul linguaggio dell’architettura, maturando nella seconda parte della sua carriera principalmente i temi della città variabile e dello spazio totale. Utilizzando questi temi come apparato per rileggere le intuizioni progettuali (Parte Seconda), le seconde argomentazioni indagano il lessico delle opere di Michelucci, attraverso l’interpretazione delle matrici generative dei progetti analizzati. L’insieme delle due parti della dissertazione, intuizioni teoriche e analisi del linguaggio architettonico, cercano simultaneamente di restituire e ricostruire il metodo progettuale dell’autore. Teoria e Linguaggio trovano un ulteriore momento di incontro e approfondimento in un’ultima sezione (Parte Terza) della ricerca dedicata al ridisegno critico interpretativo. Un esercizio di sovrascrittura che si pone come momento di verifica delle parti indagate nella prima e seconda parte. L’obiettivo di questo studio è di dare valore all’attualità del pensiero di Michelucci, ponendo il progetto di architettura al centro della forma e della teoria. In questo senso interpretare oggi le opere di Michelucci equivale a rinnovare la sua più profonda eredità intellettuale, una modalità per leggere e progettare la contemporaneità. Il problema della forma architettonica rimane comunque un dibattito aperto, il metodo Michelucci è il tentativo di restituire una forma di narrazione utile a chi deve affrontare il progetto contemporaneo nell’esercizio della sua composizione.

Il metodo Michelucci / Faraco, Domenico. - (2023 Jul 07).

Il metodo Michelucci

Faraco, Domenico
07/07/2023

Abstract

Il metodo Michelucci oggetto di ricerca di questa dissertazione, vuole rappresentare l’occasione per raccogliere e analizzare a distanza di oltre trent’anni dalla scomparsa dell’architetto il denso pensiero che ha caratterizzato le opere e le visioni dell’autore di un mondo in continua trasformazione, sostenendo l’ipotesi di esistenza di un metodo progettuale ricorrente. Come spesso accade per le opere mosse da inquietudini personali, tracciare modalità univoche di azione sul progetto è compito arduo, per parallelismo con il metodo Stanislavskij, il metodo Michelucci si basa su approfondimenti sulla figura di Giovanni Michelucci, alla ricerca di affinità tra il mondo interiore del progettista e quello delle opere costruite oppure solo immaginate. Una ricerca condotta sia in maniera orizzontale, attraverso l’analisi ed il confronto tra le opere ritenute di svolta compositiva susseguitesi nel tempo, che verticale, attraverso puntuali analisi nella profondità dei progetti. L’intento di questo studio è quello di provare ad ordinare le intuizioni teoriche attorno alle soluzioni della forma architettonica (Parte Prima) attraverso l’analisi della scomposizione dell’opera in parti riconoscibili e dotate di una propria autonomia formale e figurativa (la facciata, la planimetria, l’uso dei materiali, la struttura). L’evoluzione del pensiero teorico di Michelucci, si accosta ad una incessante ricerca sul linguaggio dell’architettura, maturando nella seconda parte della sua carriera principalmente i temi della città variabile e dello spazio totale. Utilizzando questi temi come apparato per rileggere le intuizioni progettuali (Parte Seconda), le seconde argomentazioni indagano il lessico delle opere di Michelucci, attraverso l’interpretazione delle matrici generative dei progetti analizzati. L’insieme delle due parti della dissertazione, intuizioni teoriche e analisi del linguaggio architettonico, cercano simultaneamente di restituire e ricostruire il metodo progettuale dell’autore. Teoria e Linguaggio trovano un ulteriore momento di incontro e approfondimento in un’ultima sezione (Parte Terza) della ricerca dedicata al ridisegno critico interpretativo. Un esercizio di sovrascrittura che si pone come momento di verifica delle parti indagate nella prima e seconda parte. L’obiettivo di questo studio è di dare valore all’attualità del pensiero di Michelucci, ponendo il progetto di architettura al centro della forma e della teoria. In questo senso interpretare oggi le opere di Michelucci equivale a rinnovare la sua più profonda eredità intellettuale, una modalità per leggere e progettare la contemporaneità. Il problema della forma architettonica rimane comunque un dibattito aperto, il metodo Michelucci è il tentativo di restituire una forma di narrazione utile a chi deve affrontare il progetto contemporaneo nell’esercizio della sua composizione.
7-lug-2023
File allegati a questo prodotto
File Dimensione Formato  
Tesi_dottorato_Faraco.pdf

accesso aperto

Note: Tesi completa
Tipologia: Tesi di dottorato
Licenza: Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione 66.58 MB
Formato Adobe PDF
66.58 MB Adobe PDF

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1685246
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact