Il principe Maurizio di Savoia, quarto figlio del duca Carlo Emanuele I, fu destinato dal padre alla carriera prelatizia per promuovere gli interessi della casata nell’Urbe. Trasferitosi stabilmente a Roma dopo l’elezione di Urbano VIII, il cardinale, tra i più autorevoli esponenti del partito barberiniano, fece della residenza a Monte Giordano presa in affitto dagli Orsini, un centro di potere e di mecenatismo culturale e artistico, gareggiando con gli aristocratici romani in fasto, mondanità e patronage nei confronti di artisti e letterati. In una delle sale del palazzo il cardinale fondò l’Accademia dei Desiosi, che assunse una reputazione tale da far concorrenza alle più importanti istituzioni romane, attirando i personaggi più influenti del panorama politico e culturale. Tra i numerosi artisti appoggiati dal prelato erano gli architetti Orazio Torriani, Paolo Sanquirico e il promettente giovane Carlo Rainaldi, “provisionato degli Orsini”, che vantava anche la qualità di compositore musicale. Il cardinale si congedò definitivamente dalla scena romana nell’autunno 1637 in seguito alla morte del fratello Vittorio Amedeo I per assumere un ruolo chiave del mecenatismo architettonico ducale durante la reggenza della cognata Madama Reale Cristina e il successivo avvento al trono del duca Carlo Emanuele II nel 1648. Maurizio rimase in contatto con Rainaldi che – insignito dell’ordine equestre dei Ss. Maurizio e Lazzaro nel 1649 – oltre ad offrire consulenze per la ristrutturazione urbana ed architettonica di Torino, e probabili spunti iniziali per la progettazione della cappella della Sindone, ebbe il prestigioso incarico di ristrutturare la chiesa nazionale del SS. Sudario nell’Urbe. L’attività svolta dal Rainaldi per Maurizio e per il nipote Carlo Emanuele II – nota solo grazie a scarsi cenni dei biografi dell’architetto romano, Filippo Baldinucci e Lione Pascoli – rappresenta un tema di grande interesse storiografico sia per Roma che per la capitale sabauda.

Carlo Rainaldi, architetto del cardinale Maurizio di Savoia / Tabarrini, Marisa. - Studi sabaudi(2023), pp. 201-217. (Intervento presentato al convegno Convegno internazionale di studi "Maurizio di Savoia. Cardinale, principe e mecenate tra Roma e Torino", in onore del 90o genetliaco di Alberto Basso, promosso dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte con il Centre d’études supérieures de la Renaissance di Tours, con le Università di Milano e Torino e con la collaborazione della Direzione regionale Musei Piemonte Torino, 23-25 settembre 2021 tenutosi a Torino (TO), Villa della Regina).

Carlo Rainaldi, architetto del cardinale Maurizio di Savoia

Tabarrini
2023

Abstract

Il principe Maurizio di Savoia, quarto figlio del duca Carlo Emanuele I, fu destinato dal padre alla carriera prelatizia per promuovere gli interessi della casata nell’Urbe. Trasferitosi stabilmente a Roma dopo l’elezione di Urbano VIII, il cardinale, tra i più autorevoli esponenti del partito barberiniano, fece della residenza a Monte Giordano presa in affitto dagli Orsini, un centro di potere e di mecenatismo culturale e artistico, gareggiando con gli aristocratici romani in fasto, mondanità e patronage nei confronti di artisti e letterati. In una delle sale del palazzo il cardinale fondò l’Accademia dei Desiosi, che assunse una reputazione tale da far concorrenza alle più importanti istituzioni romane, attirando i personaggi più influenti del panorama politico e culturale. Tra i numerosi artisti appoggiati dal prelato erano gli architetti Orazio Torriani, Paolo Sanquirico e il promettente giovane Carlo Rainaldi, “provisionato degli Orsini”, che vantava anche la qualità di compositore musicale. Il cardinale si congedò definitivamente dalla scena romana nell’autunno 1637 in seguito alla morte del fratello Vittorio Amedeo I per assumere un ruolo chiave del mecenatismo architettonico ducale durante la reggenza della cognata Madama Reale Cristina e il successivo avvento al trono del duca Carlo Emanuele II nel 1648. Maurizio rimase in contatto con Rainaldi che – insignito dell’ordine equestre dei Ss. Maurizio e Lazzaro nel 1649 – oltre ad offrire consulenze per la ristrutturazione urbana ed architettonica di Torino, e probabili spunti iniziali per la progettazione della cappella della Sindone, ebbe il prestigioso incarico di ristrutturare la chiesa nazionale del SS. Sudario nell’Urbe. L’attività svolta dal Rainaldi per Maurizio e per il nipote Carlo Emanuele II – nota solo grazie a scarsi cenni dei biografi dell’architetto romano, Filippo Baldinucci e Lione Pascoli – rappresenta un tema di grande interesse storiografico sia per Roma che per la capitale sabauda.
2023
Convegno internazionale di studi "Maurizio di Savoia. Cardinale, principe e mecenate tra Roma e Torino", in onore del 90o genetliaco di Alberto Basso, promosso dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte con il Centre d’études supérieures de la Renaissance di Tours, con le Università di Milano e Torino e con la collaborazione della Direzione regionale Musei Piemonte Torino, 23-25 settembre 2021
Roma, Torino, Carlo Rainaldi, Maurizio di Savoia, Cappella della Sindone, Madama Reale Cristina
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Carlo Rainaldi, architetto del cardinale Maurizio di Savoia / Tabarrini, Marisa. - Studi sabaudi(2023), pp. 201-217. (Intervento presentato al convegno Convegno internazionale di studi "Maurizio di Savoia. Cardinale, principe e mecenate tra Roma e Torino", in onore del 90o genetliaco di Alberto Basso, promosso dall’Istituto per i Beni Musicali in Piemonte con il Centre d’études supérieures de la Renaissance di Tours, con le Università di Milano e Torino e con la collaborazione della Direzione regionale Musei Piemonte Torino, 23-25 settembre 2021 tenutosi a Torino (TO), Villa della Regina).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1685087
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