Thirty years after the normative consecration of the European citizenship, thanks to the entry into force of the Maastricht Treaty, it seems useful to reflect on its genesis, on the impervious path that it has had to face, but above all on its unprecedented relationship, sometimes difficult to define, with national citizenship. We are on the thirtieth anniversary of European citizenship and why have we not realised it? This analysis does not have the ambition to provide any definite answers, but rather poses new questions on the laborious cohabitation of national and European citizenship. This work will start with an awareness of the potential and possible developments of Union citizenship, which has the power to unite individuals of different nationalities and which, despite its expansive capacities, still suffers from a kind of discrimination when compared to national citizenship. Despite the fact that the new legislation on Italian citizenship and European citizenship are equally old, the first one seems to be aimed at preserving Italian identity (also abroad), the other one directed, on the contrary, at the creation of an ever closer union between the peoples of Europe, exalting displacement and cohesion in diversity. Therefore, the evaluations that follow intend to provide a clarification of the evolutionary profiles of Union citizenship in relation to national citizenship. However, it is important to take into account that this issues are in continuous transformation, due to the internationalisation of state political communities and the consequent emergence of a new political space beyond states, from which rights and duties arise.

Trent’anni dopo la consacrazione normativa della cittadinanza europea, grazie all’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, sembra utile riflettere sulla sua genesi, sul cammino impervio che ha dovuto affrontare e che spesse volte continua a percorrere, ma soprattutto sulla sua relazione inedita, talora difficile da definire, con la cittadinanza nazionale. Ci troviamo al trentesimo anniversario della cittadinanza europea, tuttavia questo evento è passato in sordina, e come mai non ce ne siamo resi conto? Quest’analisi non ha l’ambizione di fornire risposte certe, bensì si pone nuovi interrogativi sulla faticosa coabitazione tra cittadinanza statale ed europea, a partire dalla consapevolezza delle potenzialità e dei possibili sviluppi della cittadinanza dell’Unione che ha la forza di unire individui di nazionalità diversa e che, nonostante le sue capacità espansive, ancora patisce una sorta di discriminazione quando la si compara alla cittadinanza nazionale. Nonostante le "Nuove norme sulla cittadinanza" italiana e la cittadinanza europea abbiano la stessa età, l’una sembra volta a preservare l’identità italiana (anche all’estero) arginando il mutamento della realtà demografica derivante dalle migrazioni, l’altra diretta, al contrario, alla creazione di un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa, esaltando lo spostamento e la coesione nella diversità. Le valutazioni che seguiranno si prefiggono di dare dunque una delucidazione dei profili evolutivi riguardanti la cittadinanza dell’Unione in relazione a quella nazionale, che tenga conto del fatto che si tratta di una materia in continua trasformazione, in ragione della internazionalizzazione delle comunità politiche statali e della conseguente nascita di un nuovo spazio politico oltre gli Stati, dal quale scaturiscono diritti e doveri.

Oltre la nazione. Cittadinanza e cittadinanze nell’Unione europea. Brevi riflessioni a partire dal volume Cittadinanza europea e cittadinanza nazionale. Sviluppi normativi e approdi giurisprudenziali, a cura di A. Di Stasi, M. C. Baruffi e L. Panella, Editoriale scientifica, 2023 / Iannario, Eleonora. - In: NOMOS. LE ATTUALITÀ NEL DIRITTO. - ISSN 1120-298X. - 1/2023(2023), pp. 1-13.

Oltre la nazione. Cittadinanza e cittadinanze nell’Unione europea. Brevi riflessioni a partire dal volume Cittadinanza europea e cittadinanza nazionale. Sviluppi normativi e approdi giurisprudenziali, a cura di A. Di Stasi, M. C. Baruffi e L. Panella, Editoriale scientifica, 2023

Eleonora Iannario
2023

Abstract

Thirty years after the normative consecration of the European citizenship, thanks to the entry into force of the Maastricht Treaty, it seems useful to reflect on its genesis, on the impervious path that it has had to face, but above all on its unprecedented relationship, sometimes difficult to define, with national citizenship. We are on the thirtieth anniversary of European citizenship and why have we not realised it? This analysis does not have the ambition to provide any definite answers, but rather poses new questions on the laborious cohabitation of national and European citizenship. This work will start with an awareness of the potential and possible developments of Union citizenship, which has the power to unite individuals of different nationalities and which, despite its expansive capacities, still suffers from a kind of discrimination when compared to national citizenship. Despite the fact that the new legislation on Italian citizenship and European citizenship are equally old, the first one seems to be aimed at preserving Italian identity (also abroad), the other one directed, on the contrary, at the creation of an ever closer union between the peoples of Europe, exalting displacement and cohesion in diversity. Therefore, the evaluations that follow intend to provide a clarification of the evolutionary profiles of Union citizenship in relation to national citizenship. However, it is important to take into account that this issues are in continuous transformation, due to the internationalisation of state political communities and the consequent emergence of a new political space beyond states, from which rights and duties arise.
2023
Trent’anni dopo la consacrazione normativa della cittadinanza europea, grazie all’entrata in vigore del Trattato di Maastricht, sembra utile riflettere sulla sua genesi, sul cammino impervio che ha dovuto affrontare e che spesse volte continua a percorrere, ma soprattutto sulla sua relazione inedita, talora difficile da definire, con la cittadinanza nazionale. Ci troviamo al trentesimo anniversario della cittadinanza europea, tuttavia questo evento è passato in sordina, e come mai non ce ne siamo resi conto? Quest’analisi non ha l’ambizione di fornire risposte certe, bensì si pone nuovi interrogativi sulla faticosa coabitazione tra cittadinanza statale ed europea, a partire dalla consapevolezza delle potenzialità e dei possibili sviluppi della cittadinanza dell’Unione che ha la forza di unire individui di nazionalità diversa e che, nonostante le sue capacità espansive, ancora patisce una sorta di discriminazione quando la si compara alla cittadinanza nazionale. Nonostante le "Nuove norme sulla cittadinanza" italiana e la cittadinanza europea abbiano la stessa età, l’una sembra volta a preservare l’identità italiana (anche all’estero) arginando il mutamento della realtà demografica derivante dalle migrazioni, l’altra diretta, al contrario, alla creazione di un’unione sempre più stretta tra i popoli dell’Europa, esaltando lo spostamento e la coesione nella diversità. Le valutazioni che seguiranno si prefiggono di dare dunque una delucidazione dei profili evolutivi riguardanti la cittadinanza dell’Unione in relazione a quella nazionale, che tenga conto del fatto che si tratta di una materia in continua trasformazione, in ragione della internazionalizzazione delle comunità politiche statali e della conseguente nascita di un nuovo spazio politico oltre gli Stati, dal quale scaturiscono diritti e doveri.
cittadinanza europea; cittadinanza italiana; trattato di Maastricht; trentesimo anniversario; nazione
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Oltre la nazione. Cittadinanza e cittadinanze nell’Unione europea. Brevi riflessioni a partire dal volume Cittadinanza europea e cittadinanza nazionale. Sviluppi normativi e approdi giurisprudenziali, a cura di A. Di Stasi, M. C. Baruffi e L. Panella, Editoriale scientifica, 2023 / Iannario, Eleonora. - In: NOMOS. LE ATTUALITÀ NEL DIRITTO. - ISSN 1120-298X. - 1/2023(2023), pp. 1-13.
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