Il contributo prende le mosse da una ricerca sulla possibilità delle pratiche artistiche e culturali di offrirsi come strumenti di attivazione di processi e progettualità territoriali, guardando in particolare al caso delle cosiddette aree interne. Concentrandosi sul territorio italiano, dopo una prima fase di ricognizione, mappatura e selezione di casi studio, la ricerca ha esplorato alcune delle questioni che tali esperienze sollevano. Nonostante la difficoltà del riconoscimento dei possibili esiti territoriali di tali pratiche, che suggeriscono un ripensamento degli indicatori per la valutazione di impatto in favore di criteri e indicatori tendenzialmente qualitativi, il contributo raccoglie una breve lettura degli effetti territoriali riconosciuti durante la ricerca per poi approfondirne uno particolarmente rilevante per le discipline che si occupa del governo del territorio: la produzione di rappresentazioni e immaginari territoriali inediti, spesso alternativi a quelli dominanti, incoraggiando visioni di futuro autoctone, insolite e innovative. Attraverso una breve descrizione di quattro casi studio, si espliciterà le modalità impreviste con cui le pratiche diventano indirettamente dispositivi di formazione e capacitazione collettiva per l’immaginazione e la trasformazione del proprio territorio. Anche e soprattutto alla luce delle recenti iniezioni di fondi comunitari e nazionali sulle aree interne, leggere come queste pratiche possano entrare potenzialmente in dialogo con altre politiche di intervento ambisce a contribuire a una loro integrazione nella cassetta degli attrezzi di progettisti e pianificatori.
Immaginarsi altrimenti. Pratiche artistiche e culturali come strumento per la costruzione di futuri nelle aree interne italiane / Olcuire, Serena. - 5:(2023), pp. 172-178. (Intervento presentato al convegno XXIV Conferenza Nazionale SIU Dare valore ai valori in urbanistica tenutosi a Brescia).
Immaginarsi altrimenti. Pratiche artistiche e culturali come strumento per la costruzione di futuri nelle aree interne italiane
Serena Olcuire
2023
Abstract
Il contributo prende le mosse da una ricerca sulla possibilità delle pratiche artistiche e culturali di offrirsi come strumenti di attivazione di processi e progettualità territoriali, guardando in particolare al caso delle cosiddette aree interne. Concentrandosi sul territorio italiano, dopo una prima fase di ricognizione, mappatura e selezione di casi studio, la ricerca ha esplorato alcune delle questioni che tali esperienze sollevano. Nonostante la difficoltà del riconoscimento dei possibili esiti territoriali di tali pratiche, che suggeriscono un ripensamento degli indicatori per la valutazione di impatto in favore di criteri e indicatori tendenzialmente qualitativi, il contributo raccoglie una breve lettura degli effetti territoriali riconosciuti durante la ricerca per poi approfondirne uno particolarmente rilevante per le discipline che si occupa del governo del territorio: la produzione di rappresentazioni e immaginari territoriali inediti, spesso alternativi a quelli dominanti, incoraggiando visioni di futuro autoctone, insolite e innovative. Attraverso una breve descrizione di quattro casi studio, si espliciterà le modalità impreviste con cui le pratiche diventano indirettamente dispositivi di formazione e capacitazione collettiva per l’immaginazione e la trasformazione del proprio territorio. Anche e soprattutto alla luce delle recenti iniezioni di fondi comunitari e nazionali sulle aree interne, leggere come queste pratiche possano entrare potenzialmente in dialogo con altre politiche di intervento ambisce a contribuire a una loro integrazione nella cassetta degli attrezzi di progettisti e pianificatori.File | Dimensione | Formato | |
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