Il saggio propone di riflettere sulla peculiare forma di identità narrativa messa in campo dall’utilizzo del montaggio di repertorio all’interno dell’oggetto cinematografico. L’intervallo essenziale nella costruzione di questa nuova specie di identità ci sembra quello tra piano visivo e piano sonoro, dimensione dell’immagine e dimensione del linguaggio. Verranno presi in esame due specifici casi di studio: Gli anni di Sara Fgaier (2018) e Confini di Alina Marazzi (2014).
Immagini di sé. Istanze autorappresentative tra archivio e sonoro / Mileto, Alma. - In: BIBLIOTECA TEATRALE. - ISSN 0045-1959. - (2022), pp. 161-188.
Immagini di sé. Istanze autorappresentative tra archivio e sonoro
Alma Mileto
2022
Abstract
Il saggio propone di riflettere sulla peculiare forma di identità narrativa messa in campo dall’utilizzo del montaggio di repertorio all’interno dell’oggetto cinematografico. L’intervallo essenziale nella costruzione di questa nuova specie di identità ci sembra quello tra piano visivo e piano sonoro, dimensione dell’immagine e dimensione del linguaggio. Verranno presi in esame due specifici casi di studio: Gli anni di Sara Fgaier (2018) e Confini di Alina Marazzi (2014).File | Dimensione | Formato | |
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