Introduzione. I disturbi del sonno in generale e le Apnee Ostruttive in Sonno (OSA) mostrano alta prevalenza in demenza di Alzheimer (AD), demenza a corpi di Lewy (DLB) e altre forme di demenza fin dalle fasi precoci della malattia. L’OSA è fattore di rischio per declino cognitivo e può determinarne una più precoce insorgenza, contribuire alla patogenesi della demenza e avere un ruolo nella progressione di malattia. Inoltre l’OSA è fattore di rischio per malattie cardio e cerebrovascolari. Trattare l’OSA, quando indicato (casi moderati e severi), può contribuite a rallentare la progressione del declino cognitivo, a controllare importanti comorbilità e a migliorare la continuità del sonno. Il trattamento d’elezione per OSA, fino a quando la compliance è sufficiente ed in presenza di valido carer, è la ventilazione a pressione positiva (CPAP/auto-CPAP). Non è stata dimostrata una significativa riduzione della compliance a ventilazione in persone anziane sane e in AD. I pochi dati disponibili hanno mostrato scarsissima compliance in DLB. Metodi. Nell’ambito di uno studio video-Polisonnografico (vPSG) sul ruolo del disturbo del comportamento in sonno REM in AD, DLB e demenza di incerta classificazione (AD/DLB), i pazienti affetti da OSAS di grado moderato o severo sono stati trattati con auto-CPAP e sono stati valutati compliance ed impatto della ventilazione sui parametri polisonnografici. Risultati. Dal luglio 2018 (arruolamento in corso), sono stati consecutivamente screenati con testistica sonnologica 31 pazienti e di questi, 12 (4 AD e 8 DLB; 66% uomini; età compresa tra 67-84 anni, 42% CDR 1 e 58% CDR2) hanno effettuato 2 vPSG. Durante la prima notte in vPSG, è stata rilevata la presenza di OSA di grado moderato o severo in 7 pazienti (3 DLB e 4 AD). Nella seconda notte in vPSG i pazienti OSAS sono stati ventilati con auto-CPAP, tutti con stesso modello e marca di ventilatore dopo scelta di adeguata maschera e adattamento: si è osservata buona compliance in tutti i pazienti con tempo medio di utilizzo del ventilatore di 8 ore e 46 minuti (utilizzo minimo: 6 ore e 22 minuti). Tra i parametri del sonno, l’efficienza di sonno è migliorata e la veglia infra-sonno si è ridotta anche se non significativamente. In tutti i soggetti si è ottenuto buon controllo del quadro di OSAS. Conclusione. I nostri dati dimostrano che la ventilazione a pressione positiva per OSAS può essere proposta anche a pazienti DLB con sufficiente capacità di collaborazione e valido carer. La compliance e il controllo dell’OSAS verificati in vPSG nella prima notte di ventilazione sono risultati buoni sia in AD che DLB. L’aderenza al trattamento va verificata nel tempo con scarico di dati di utilizzo da ventilatore come da regole di buona pratica clinica e da linee guida per OSAS.

Compliance alla ventilazione notturna e dati polisonnografici in pazienti con demenza di Alzheimer e a corpi di Lewy affetti da OSAS: dati preliminari / Pieroni, Ilde; Velluto, Lucia; Cerroni, Gianluigi; Bartoli, Antonella; Serio, Antonio; Sorbi, Sandro; Guarnieri, Biancamaria. - In: ISTISAN CONGRESSI. - ISSN 2384-857X. - (2019), pp. 73-74. (Intervento presentato al convegno Il contributo dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze nella gestione integrata dei pazienti tenutosi a Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia).

Compliance alla ventilazione notturna e dati polisonnografici in pazienti con demenza di Alzheimer e a corpi di Lewy affetti da OSAS: dati preliminari

Pieroni Ilde;Guarnieri Biancamaria
2019

Abstract

Introduzione. I disturbi del sonno in generale e le Apnee Ostruttive in Sonno (OSA) mostrano alta prevalenza in demenza di Alzheimer (AD), demenza a corpi di Lewy (DLB) e altre forme di demenza fin dalle fasi precoci della malattia. L’OSA è fattore di rischio per declino cognitivo e può determinarne una più precoce insorgenza, contribuire alla patogenesi della demenza e avere un ruolo nella progressione di malattia. Inoltre l’OSA è fattore di rischio per malattie cardio e cerebrovascolari. Trattare l’OSA, quando indicato (casi moderati e severi), può contribuite a rallentare la progressione del declino cognitivo, a controllare importanti comorbilità e a migliorare la continuità del sonno. Il trattamento d’elezione per OSA, fino a quando la compliance è sufficiente ed in presenza di valido carer, è la ventilazione a pressione positiva (CPAP/auto-CPAP). Non è stata dimostrata una significativa riduzione della compliance a ventilazione in persone anziane sane e in AD. I pochi dati disponibili hanno mostrato scarsissima compliance in DLB. Metodi. Nell’ambito di uno studio video-Polisonnografico (vPSG) sul ruolo del disturbo del comportamento in sonno REM in AD, DLB e demenza di incerta classificazione (AD/DLB), i pazienti affetti da OSAS di grado moderato o severo sono stati trattati con auto-CPAP e sono stati valutati compliance ed impatto della ventilazione sui parametri polisonnografici. Risultati. Dal luglio 2018 (arruolamento in corso), sono stati consecutivamente screenati con testistica sonnologica 31 pazienti e di questi, 12 (4 AD e 8 DLB; 66% uomini; età compresa tra 67-84 anni, 42% CDR 1 e 58% CDR2) hanno effettuato 2 vPSG. Durante la prima notte in vPSG, è stata rilevata la presenza di OSA di grado moderato o severo in 7 pazienti (3 DLB e 4 AD). Nella seconda notte in vPSG i pazienti OSAS sono stati ventilati con auto-CPAP, tutti con stesso modello e marca di ventilatore dopo scelta di adeguata maschera e adattamento: si è osservata buona compliance in tutti i pazienti con tempo medio di utilizzo del ventilatore di 8 ore e 46 minuti (utilizzo minimo: 6 ore e 22 minuti). Tra i parametri del sonno, l’efficienza di sonno è migliorata e la veglia infra-sonno si è ridotta anche se non significativamente. In tutti i soggetti si è ottenuto buon controllo del quadro di OSAS. Conclusione. I nostri dati dimostrano che la ventilazione a pressione positiva per OSAS può essere proposta anche a pazienti DLB con sufficiente capacità di collaborazione e valido carer. La compliance e il controllo dell’OSAS verificati in vPSG nella prima notte di ventilazione sono risultati buoni sia in AD che DLB. L’aderenza al trattamento va verificata nel tempo con scarico di dati di utilizzo da ventilatore come da regole di buona pratica clinica e da linee guida per OSAS.
2019
Il contributo dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze nella gestione integrata dei pazienti
Apnee Ostruttive in Sonno; malattia di Alzheimer; demenza a corpi di Lewy; disturbi del sonno; ventilazione a pressione positiva; CPAP; compliance
04 Pubblicazione in atti di convegno::04c Atto di convegno in rivista
Compliance alla ventilazione notturna e dati polisonnografici in pazienti con demenza di Alzheimer e a corpi di Lewy affetti da OSAS: dati preliminari / Pieroni, Ilde; Velluto, Lucia; Cerroni, Gianluigi; Bartoli, Antonella; Serio, Antonio; Sorbi, Sandro; Guarnieri, Biancamaria. - In: ISTISAN CONGRESSI. - ISSN 2384-857X. - (2019), pp. 73-74. (Intervento presentato al convegno Il contributo dei Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze nella gestione integrata dei pazienti tenutosi a Istituto Superiore di Sanità, Roma, Italia).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1683501
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