Il contributo propone alcune considerazioni sulle due raccolte epistolari curate da Dolce per Giolito nel Cinquecento, con attenzione limitata a specifiche sezioni: da una parte il blocco di testi petrarcheschi volgarizzati per la raccolta delle Epistole (1548) e dall’altra le missive di Annibal Caro inserite tra le famose Lettere di diversi (1554). L’intervento mirerà all’analisi soprattutto contenutistica dei testi in ottica comparativa, per riflettere sul se e sul come la prima esperienza influisca sulla seconda, tenendo sempre presente il ruolo centrale della stamperia giolitina nell’ambiente culturale in cui opera, il ruolo autoriale del poligrafo e le implicazioni sottese a qualsiasi scelta che questi compie nella fase di allestimento di una stampa. L'obiettivo sarà quello di valutare il peso del modello epistolare petrarchesco nella definizione del genere del libro di lettere nel Cinquecento e in che misura questo peso sia da attribuire al ruolo culturale giocato dalla mediazione del Dolce.
Tracce di "petrarchismo epistolare" nel Cinquecento. Considerazioni su due antologie curate da Lodovico Dolce per Giolito / Fantacci, Michela. - (2022), pp. 185-195. (Intervento presentato al convegno Laureatus in Urbe. Terzo seminario annuale di studi petrarcheschi tenutosi a Roma) [10.53136/979125994843414].
Tracce di "petrarchismo epistolare" nel Cinquecento. Considerazioni su due antologie curate da Lodovico Dolce per Giolito
Michela FantacciPrimo
Writing – Original Draft Preparation
2022
Abstract
Il contributo propone alcune considerazioni sulle due raccolte epistolari curate da Dolce per Giolito nel Cinquecento, con attenzione limitata a specifiche sezioni: da una parte il blocco di testi petrarcheschi volgarizzati per la raccolta delle Epistole (1548) e dall’altra le missive di Annibal Caro inserite tra le famose Lettere di diversi (1554). L’intervento mirerà all’analisi soprattutto contenutistica dei testi in ottica comparativa, per riflettere sul se e sul come la prima esperienza influisca sulla seconda, tenendo sempre presente il ruolo centrale della stamperia giolitina nell’ambiente culturale in cui opera, il ruolo autoriale del poligrafo e le implicazioni sottese a qualsiasi scelta che questi compie nella fase di allestimento di una stampa. L'obiettivo sarà quello di valutare il peso del modello epistolare petrarchesco nella definizione del genere del libro di lettere nel Cinquecento e in che misura questo peso sia da attribuire al ruolo culturale giocato dalla mediazione del Dolce.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.