Nel 1965 Anna Banti pubblica, presso la casa editrice torinese UTET, un ampio profilo dedicato a Matilde Serao, operando una puntuale e capillare ricostruzione della figura di Serao, inserendo corposi lacerti di documenti, di lettere e di altri materiali, contribuendo in maniera significativa alla riapertura della valutazione critica della figura e dell’opera della scrittrice ed assumendo al contempo posizioni interpretative ben riconoscibili. Si tratta in sostanza di un tentativo di reintroduzione – o forse di prima vera e propria immissione – nel canone letterario di una specifica e originale forma di scrittura femminile a cui, naturalmente, quando necessario, la Banti non risparmia critiche. Il contributo che segue cerca di ricostruire gli aspetti principali di tale operazione ‘canonica’.
Banti lettrice di Serao: un tentativo di inserimento nel canone / Storini, M. C.. - (2023), pp. 99-110. (Intervento presentato al convegno PER UN NUOVO CANONE DEL NOVECENTO LETTERARIO ITALIANO. LE NARRATRICI tenutosi a on-line).
Banti lettrice di Serao: un tentativo di inserimento nel canone
STORINI M. C.
2023
Abstract
Nel 1965 Anna Banti pubblica, presso la casa editrice torinese UTET, un ampio profilo dedicato a Matilde Serao, operando una puntuale e capillare ricostruzione della figura di Serao, inserendo corposi lacerti di documenti, di lettere e di altri materiali, contribuendo in maniera significativa alla riapertura della valutazione critica della figura e dell’opera della scrittrice ed assumendo al contempo posizioni interpretative ben riconoscibili. Si tratta in sostanza di un tentativo di reintroduzione – o forse di prima vera e propria immissione – nel canone letterario di una specifica e originale forma di scrittura femminile a cui, naturalmente, quando necessario, la Banti non risparmia critiche. Il contributo che segue cerca di ricostruire gli aspetti principali di tale operazione ‘canonica’.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.