Il Consiglio di Stato, nella sentenza n. 2192 del 2023, è tornato ad a pronunciarsi sulla controversa questione relativa alla “proroga delle concessioni demaniali marittime”. Tale pronuncia, coerentemente con i precedenti orientamenti della giurisprudenza amministrativa maggioritaria, è la prima a dichiarare - seppur incidentalmente - il frontale contrasto della nuova norma contenuta nell’art. 10-quater, comma 3, del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198 con l’art. 12 della direttiva 2006/123/CE (la c.d. Direttiva Bolkenstein). Affermato il conflitto sistemico tra normativa europea e scelte politico-legislative nazionali - che si protrae da oltre un decennio - la pronuncia in oggetto, confermando quanto statuito dalle Adunanze plenarie gemelle del Consiglio di Stato del 2021, ha riaffermato la natura di norma self-executing dell’art. 12 della direttiva 2006/123/CE statuendo la sua immediata applicabilità nell’ordinamento interno e, conseguentemente, ordinando la disapplicazione dei nuovi interventi normativi del Legislatore nazionale.
Nota a Consiglio di Stato, sez. VI, 1 marzo 2023, n. 2192 “Il Consiglio di Stato e le concessioni demaniali marittime:. La nuova proroga automatica della legge n. 14 del 2023 va disapplicata perché si pone in contrasto con la Direttiva Bolkenstein” / Briganti, Gianluca. - In: RIVISTA DI DIRITTO ED ECONOMIA DEI COMUNI. - ISSN 2974-9115. - 1/2023(2023), pp. 77-86.
Nota a Consiglio di Stato, sez. VI, 1 marzo 2023, n. 2192 “Il Consiglio di Stato e le concessioni demaniali marittime:. La nuova proroga automatica della legge n. 14 del 2023 va disapplicata perché si pone in contrasto con la Direttiva Bolkenstein”
Gianluca Briganti
Primo
Writing – Original Draft Preparation
2023
Abstract
Il Consiglio di Stato, nella sentenza n. 2192 del 2023, è tornato ad a pronunciarsi sulla controversa questione relativa alla “proroga delle concessioni demaniali marittime”. Tale pronuncia, coerentemente con i precedenti orientamenti della giurisprudenza amministrativa maggioritaria, è la prima a dichiarare - seppur incidentalmente - il frontale contrasto della nuova norma contenuta nell’art. 10-quater, comma 3, del decreto-legge 29 dicembre 2022, n. 198 con l’art. 12 della direttiva 2006/123/CE (la c.d. Direttiva Bolkenstein). Affermato il conflitto sistemico tra normativa europea e scelte politico-legislative nazionali - che si protrae da oltre un decennio - la pronuncia in oggetto, confermando quanto statuito dalle Adunanze plenarie gemelle del Consiglio di Stato del 2021, ha riaffermato la natura di norma self-executing dell’art. 12 della direttiva 2006/123/CE statuendo la sua immediata applicabilità nell’ordinamento interno e, conseguentemente, ordinando la disapplicazione dei nuovi interventi normativi del Legislatore nazionale.File | Dimensione | Formato | |
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