L’attuale pandemia ha fatto emergere un ben più complesso malessere di tipo “sindemico”, caratterizzato da disparità sociali, difficoltà economiche e inadeguato accesso alle cure, a dimostrazione di quanto il tema della salute sia strettamente legato a quello economico e sociale. Posto che la dimensione urbana sia la prima a doversi confrontare con i più concreti effetti di questo momento storico, l’esamina di pratiche di urban commoning, intese come azioni di riappropriazione dei beni comuni nonché come processi di creazione di nuovi spazi e relazioni, può senz’altro aiutare a comprendere l’inadeguatezza delle politiche pubbliche di fronte a tale crisi, specie in quei contesti urbani periferici a cui la narrazione mediatica da sempre associa la presenza di fattori problematici, quali la carenza di servizi e il disagio abitativo. A tale scopo, il presente contributo intende esaminare un’esperienza di commoning sorta all’interno di uno dei quartieri di Roma più esposti a condizioni di fragilità economica e abitativa, il Quarticciolo. In particolare, mediante un’attività di ricerca-azione (di cui una parte è confluita in una mini-inchiesta, curata assieme ad associazioni in difesa del territorio) sarà messo in evidenza il ruolo rivestito dal movimento Red Lab Quarticciolo che, in soli quattro anni dalla sua fondazione, è divenuto un importante punto di riferimento per il quartiere, quale promotore di pratiche di mobilitazioni pubbliche (occupazioni e manifestazioni) e di reti solidali, in grado di alimentare tra gli abitanti un forte senso di coesione e di appartenenza, specie dopo la realizzazione di un doposcuola e di una palestra popolare. È dunque attorno a tali pratiche “dal basso” che si è scelto di focalizzare la presente analisi nel duplice obiettivo di comprenderne la dimensione partecipativa e di contribuire al dibattito critico sulla più generale evoluzione dei rapporti spazi-movimenti-comunità.
Pratiche di commoning al Quarticciolo: dalle occupazioni abitative alla gestione partecipata del quartiere / Giantomasso, Camilla. - 3:(2023), pp. 441-447. (Intervento presentato al convegno Geografie in movimento tenutosi a Padova).
Pratiche di commoning al Quarticciolo: dalle occupazioni abitative alla gestione partecipata del quartiere
Camilla GiantomassoWriting – Review & Editing
2023
Abstract
L’attuale pandemia ha fatto emergere un ben più complesso malessere di tipo “sindemico”, caratterizzato da disparità sociali, difficoltà economiche e inadeguato accesso alle cure, a dimostrazione di quanto il tema della salute sia strettamente legato a quello economico e sociale. Posto che la dimensione urbana sia la prima a doversi confrontare con i più concreti effetti di questo momento storico, l’esamina di pratiche di urban commoning, intese come azioni di riappropriazione dei beni comuni nonché come processi di creazione di nuovi spazi e relazioni, può senz’altro aiutare a comprendere l’inadeguatezza delle politiche pubbliche di fronte a tale crisi, specie in quei contesti urbani periferici a cui la narrazione mediatica da sempre associa la presenza di fattori problematici, quali la carenza di servizi e il disagio abitativo. A tale scopo, il presente contributo intende esaminare un’esperienza di commoning sorta all’interno di uno dei quartieri di Roma più esposti a condizioni di fragilità economica e abitativa, il Quarticciolo. In particolare, mediante un’attività di ricerca-azione (di cui una parte è confluita in una mini-inchiesta, curata assieme ad associazioni in difesa del territorio) sarà messo in evidenza il ruolo rivestito dal movimento Red Lab Quarticciolo che, in soli quattro anni dalla sua fondazione, è divenuto un importante punto di riferimento per il quartiere, quale promotore di pratiche di mobilitazioni pubbliche (occupazioni e manifestazioni) e di reti solidali, in grado di alimentare tra gli abitanti un forte senso di coesione e di appartenenza, specie dopo la realizzazione di un doposcuola e di una palestra popolare. È dunque attorno a tali pratiche “dal basso” che si è scelto di focalizzare la presente analisi nel duplice obiettivo di comprenderne la dimensione partecipativa e di contribuire al dibattito critico sulla più generale evoluzione dei rapporti spazi-movimenti-comunità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.