134 miliardi di euro di IVA, quattromila euro al secondo. Questi i numeri rilevanti dell’EU VAT gap stimato dalla Commissione europea per il 2019. La perdita di gettito è causata dall’imposta dovuta ma non versata e risulta estremamente rilevante sia per gli Stati membri che per l’Unione europea in quanto l’IVA costituisce, in parte, una sua risorsa propria. Pur essendo il VAT gap un indicatore complesso ed articolato, composto da fenomeni patologici di varia natura, si rileva che la maggior parte dei mancati introiti, stimati ufficiosamente in circa quaranta-sessanta miliardi, derivano da frodi concernenti gli scambi intracomunitari, spesso imputabili a gruppi di criminalità organizzata. La risposta unioniale, per combattere i fenomeni fraudolenti, pur avendo previsto degli strumenti dedicati, tra cui il potenziamento dei mezzi offerti dalla cooperazione internazionale, risulta parziale ed inefficace. Pertanto la Commissione europea sta valutando nuove risposte, sfruttando le tecnologie digitali e le esperienze nazionali dei Paesi membri. Contestualmente l’Ufficio di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia propone un interessante indice sintetico che permetta di intercettare tempestivamente le società cartiere.
Frodi iva intracomunitarie. status quo, rimedi e prospettive / Liberatore, Gabriele. - In: RIVISTA DELLA GUARDIA DI FINANZA. - ISSN 0035-595X. - Anno 2023:2(2023), pp. 297-330.
Frodi iva intracomunitarie. status quo, rimedi e prospettive
GABRIELE LIBERATORE
2023
Abstract
134 miliardi di euro di IVA, quattromila euro al secondo. Questi i numeri rilevanti dell’EU VAT gap stimato dalla Commissione europea per il 2019. La perdita di gettito è causata dall’imposta dovuta ma non versata e risulta estremamente rilevante sia per gli Stati membri che per l’Unione europea in quanto l’IVA costituisce, in parte, una sua risorsa propria. Pur essendo il VAT gap un indicatore complesso ed articolato, composto da fenomeni patologici di varia natura, si rileva che la maggior parte dei mancati introiti, stimati ufficiosamente in circa quaranta-sessanta miliardi, derivano da frodi concernenti gli scambi intracomunitari, spesso imputabili a gruppi di criminalità organizzata. La risposta unioniale, per combattere i fenomeni fraudolenti, pur avendo previsto degli strumenti dedicati, tra cui il potenziamento dei mezzi offerti dalla cooperazione internazionale, risulta parziale ed inefficace. Pertanto la Commissione europea sta valutando nuove risposte, sfruttando le tecnologie digitali e le esperienze nazionali dei Paesi membri. Contestualmente l’Ufficio di Informazione Finanziaria della Banca d’Italia propone un interessante indice sintetico che permetta di intercettare tempestivamente le società cartiere.File | Dimensione | Formato | |
---|---|---|---|
Liberatore_Frodi_2023.pdf
solo gestori archivio
Note: "articolo principale", "sommario"
Tipologia:
Versione editoriale (versione pubblicata con il layout dell'editore)
Licenza:
Tutti i diritti riservati (All rights reserved)
Dimensione
469.54 kB
Formato
Adobe PDF
|
469.54 kB | Adobe PDF | Contatta l'autore |
I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.