There are frequent references to the housing types and brick facings of ancient Rome that can be found in various buildings designed by the engineer Vittorio Morpurgo, built in the 1920s and 1930s. Pupil of Gustavo Giovannoni, regular visitor to the Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura since the first postwar period, in 1926 Morpurgo designed the mixed-use building (housing, offices and technical areas) of Te.Ti. Tirrena Telephone Company, located in Rome in via Sannio – via Corfinio, which will be the subject of a detailed analysis through unpublished documentation found in the Archivio Storico Capitolino and in the designer’s personal archive, preserved by the family. In the building in via Sannio, Morpurgo recalls the layout and volume of the Ostian insulae overlapping balconies and loggias. On top, since the first “minimal” version of the project, he models the openings of the ground floor echoing the shapes and characters of the ancient Roman shops, using brick textures inspired by opus mixtum and opus spicatum. The tendency towards quotations of the various “old-fashioned” brick wall faces persists in Morpurgo even in the mature works of the Thirties, which will be discussed in the second part of the essay. Attributable to different types (industrial buildings, museums, banks, public buildings), the architect does not renounce sporadic insertions of “Roman” brick textures within clear volumes inspired by the artistic and professional closeness with Marcello Piacentini, which was particularly successful through Brazilian clients. Among the buildings that testify to this trend, particular attention could be paid to the MATER industrial factory in Rome (1936-1937), the headquarters of the Fascist Confederation of Farmers in Latina (1938) and the National Bank of Albania in Tirana (1938-1941).

Sono frequenti i riferimenti alle tipologie abitative e ai rivestimenti in laterizio dell'antica Roma che si ritrovano in diversi edifici progettati dall'ingegnere Vittorio Morpurgo, costruiti negli anni '20 e '30. Allievo di Gustavo Giovannoni, assiduo frequentatore dell'Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura fin dal primo dopoguerra, Morpurgo progetta nel 1926 l'edificio a destinazione mista (abitazioni, uffici e locali tecnici) di Te.Ti. Tirrena, sita a Roma in via Sannio – via Corfinio, che sarà oggetto di un'approfondita analisi attraverso documentazione inedita rinvenuta nell'Archivio Storico Capitolino e nell'archivio personale del progettista. Nell'edificio di via Sannio, Morpurgo richiama la pianta e la volumetria delle insulae ostiane sovrapposte a balconi e logge. In alto, fin dalla prima versione “minimal” del progetto, modella le aperture del piano terra riecheggiando le forme ei caratteri delle antiche botteghe romane, utilizzando texture in laterizio ispirate all'opus mixtum e all'opus spicatum. La tendenza alla citazione delle varie facciate di mattoni “all’antica” persiste in Morpurgo anche nelle opere mature degli anni Trenta, oggetto della seconda parte del saggio. Riconducibili a diverse tipologie (edifici industriali, musei, banche, edifici pubblici), l'architetto non rinuncia a sporadici inserimenti di tessiture laterizie “romane” all'interno di volumi nitidi ispirati alla vicinanza artistica e professionale con Marcello Piacentini, che ebbe particolare successo presso la committenza brasiliana. Tra gli edifici che testimoniano questa tendenza, particolare attenzione viene rivolta allo stabilimento industriale MATER di Roma (1936-1937), alla sede della Confederazione Fascista degli Agricoltori a Latina (1938) e alla Banca Nazionale d'Albania a Tirana (1938 -1941).

Tipi e paramenti all’antica nell’opera di Vittorio Morpurgo / DI MARCO, Fabrizio. - (2023), pp. 353-364. (Intervento presentato al convegno Forme dell'abitare a Roma. Echi dell’antico nell’architettura del primo Novecento tenutosi a Roma).

Tipi e paramenti all’antica nell’opera di Vittorio Morpurgo

Di Marco Fabrizio
2023

Abstract

There are frequent references to the housing types and brick facings of ancient Rome that can be found in various buildings designed by the engineer Vittorio Morpurgo, built in the 1920s and 1930s. Pupil of Gustavo Giovannoni, regular visitor to the Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura since the first postwar period, in 1926 Morpurgo designed the mixed-use building (housing, offices and technical areas) of Te.Ti. Tirrena Telephone Company, located in Rome in via Sannio – via Corfinio, which will be the subject of a detailed analysis through unpublished documentation found in the Archivio Storico Capitolino and in the designer’s personal archive, preserved by the family. In the building in via Sannio, Morpurgo recalls the layout and volume of the Ostian insulae overlapping balconies and loggias. On top, since the first “minimal” version of the project, he models the openings of the ground floor echoing the shapes and characters of the ancient Roman shops, using brick textures inspired by opus mixtum and opus spicatum. The tendency towards quotations of the various “old-fashioned” brick wall faces persists in Morpurgo even in the mature works of the Thirties, which will be discussed in the second part of the essay. Attributable to different types (industrial buildings, museums, banks, public buildings), the architect does not renounce sporadic insertions of “Roman” brick textures within clear volumes inspired by the artistic and professional closeness with Marcello Piacentini, which was particularly successful through Brazilian clients. Among the buildings that testify to this trend, particular attention could be paid to the MATER industrial factory in Rome (1936-1937), the headquarters of the Fascist Confederation of Farmers in Latina (1938) and the National Bank of Albania in Tirana (1938-1941).
2023
Forme dell'abitare a Roma. Echi dell’antico nell’architettura del primo Novecento
Sono frequenti i riferimenti alle tipologie abitative e ai rivestimenti in laterizio dell'antica Roma che si ritrovano in diversi edifici progettati dall'ingegnere Vittorio Morpurgo, costruiti negli anni '20 e '30. Allievo di Gustavo Giovannoni, assiduo frequentatore dell'Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura fin dal primo dopoguerra, Morpurgo progetta nel 1926 l'edificio a destinazione mista (abitazioni, uffici e locali tecnici) di Te.Ti. Tirrena, sita a Roma in via Sannio – via Corfinio, che sarà oggetto di un'approfondita analisi attraverso documentazione inedita rinvenuta nell'Archivio Storico Capitolino e nell'archivio personale del progettista. Nell'edificio di via Sannio, Morpurgo richiama la pianta e la volumetria delle insulae ostiane sovrapposte a balconi e logge. In alto, fin dalla prima versione “minimal” del progetto, modella le aperture del piano terra riecheggiando le forme ei caratteri delle antiche botteghe romane, utilizzando texture in laterizio ispirate all'opus mixtum e all'opus spicatum. La tendenza alla citazione delle varie facciate di mattoni “all’antica” persiste in Morpurgo anche nelle opere mature degli anni Trenta, oggetto della seconda parte del saggio. Riconducibili a diverse tipologie (edifici industriali, musei, banche, edifici pubblici), l'architetto non rinuncia a sporadici inserimenti di tessiture laterizie “romane” all'interno di volumi nitidi ispirati alla vicinanza artistica e professionale con Marcello Piacentini, che ebbe particolare successo presso la committenza brasiliana. Tra gli edifici che testimoniano questa tendenza, particolare attenzione viene rivolta allo stabilimento industriale MATER di Roma (1936-1937), alla sede della Confederazione Fascista degli Agricoltori a Latina (1938) e alla Banca Nazionale d'Albania a Tirana (1938 -1941).
vittorio morpurgo; paramenti laterizi; edifici industriali
04 Pubblicazione in atti di convegno::04b Atto di convegno in volume
Tipi e paramenti all’antica nell’opera di Vittorio Morpurgo / DI MARCO, Fabrizio. - (2023), pp. 353-364. (Intervento presentato al convegno Forme dell'abitare a Roma. Echi dell’antico nell’architettura del primo Novecento tenutosi a Roma).
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1681534
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