Fatti salvi i casi di architetti che lo hanno elevato a cifra di un’intera produzione grafica, o di sublimi e sporadiche eccezioni nelle quali assume una tale forza iconica da divenire emblema identificativo di un linguaggio o di un intero movimento, il disegno del dettaglio si discosta dal magistero della poesia, sfuggendo dalle sue necessarie prerogative e divenendo esito di un processo di definizione che stempera la carica enigmatica dell’idea in formazione per approdare nel dominio della tecnica finalizzata alla costruzione. Esso non suggerisce né allude, ma comanda e determina. La sua scrittura univoca forza a spostare il portato poetico del suo contenuto sul piano della realtà, in quel reame del tatto cui allude Steven Holl, riconducendo a terra la forza evocativa del progetto nel suo divenire sostanza. Ma non tragga in inganno questo attributo di univocità semantica del disegno di dettaglio: esso costituisce testimonianza di uno sforzo inventivo sul congegno funzionale che può, analiticamente, essere letto a ritroso attraverso esercizi deduttivi che dal particolare riconducano al generale. Il disegno di dettaglio è, e sarà ancor più nel prossimo futuro, esercizio di difesa del controllo autoriale sul progetto dalla corruzione dell’idea iniziale durante il lungo processo della sua traduzione in materia.
Il disegno del dettaglio tra idea, regola e costruzione / Balducci, Fabio. - In: ANFIONE E ZETO. - ISSN 0394-8021. - (2022), pp. 363-368.
Il disegno del dettaglio tra idea, regola e costruzione
Fabio BalducciPrimo
2022
Abstract
Fatti salvi i casi di architetti che lo hanno elevato a cifra di un’intera produzione grafica, o di sublimi e sporadiche eccezioni nelle quali assume una tale forza iconica da divenire emblema identificativo di un linguaggio o di un intero movimento, il disegno del dettaglio si discosta dal magistero della poesia, sfuggendo dalle sue necessarie prerogative e divenendo esito di un processo di definizione che stempera la carica enigmatica dell’idea in formazione per approdare nel dominio della tecnica finalizzata alla costruzione. Esso non suggerisce né allude, ma comanda e determina. La sua scrittura univoca forza a spostare il portato poetico del suo contenuto sul piano della realtà, in quel reame del tatto cui allude Steven Holl, riconducendo a terra la forza evocativa del progetto nel suo divenire sostanza. Ma non tragga in inganno questo attributo di univocità semantica del disegno di dettaglio: esso costituisce testimonianza di uno sforzo inventivo sul congegno funzionale che può, analiticamente, essere letto a ritroso attraverso esercizi deduttivi che dal particolare riconducano al generale. Il disegno di dettaglio è, e sarà ancor più nel prossimo futuro, esercizio di difesa del controllo autoriale sul progetto dalla corruzione dell’idea iniziale durante il lungo processo della sua traduzione in materia.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.