La riflessione della didattica inclusiva su come contribuire all’innalzamento della qualità dei percorsi formativi nella scuola per allievi/e con disturbi specifici di apprendimento (DSA), la cui presenza è in costante aumento (ISS, 2021), fonda la sua epistemologia sul paradigma della diversità quale elemento costitutivo della realtà di tutte le classi italiane. Tale presenza, unitamente ad altre tipologie di bisogni educativi speciali- BES (OECD, 2005), tra cui le difficoltà di apprendimento di origine ambientale e non neurologica, impongono alla comunità scientifica l’impegno di offrire un contributo fattivo per elevare i livelli di partecipazione e di apprendimento di tutti gli/le allievi/e, sostenendo gli insegnanti in un compito che molto spesso viene percepito particolarmente complesso e, talvolta, quasi impossibile. In considerazione della diversità dei bisogni educativi individuali, non è infatti pensabile realizzare azioni didattiche rivolte a un/a alunno/a medio/a, ma non è nemmeno sostenibile pensare che i docenti possano proporre una individualizzazione/personalizzazione delle attività diversa per ogni discente.
DSA e strategie didattiche efficaci. Come imparare a leggere per comprendere e studiare / Traversetti, M.; Rizzo, A. L.. - (2023).
DSA e strategie didattiche efficaci. Come imparare a leggere per comprendere e studiare
M. Traversetti;
2023
Abstract
La riflessione della didattica inclusiva su come contribuire all’innalzamento della qualità dei percorsi formativi nella scuola per allievi/e con disturbi specifici di apprendimento (DSA), la cui presenza è in costante aumento (ISS, 2021), fonda la sua epistemologia sul paradigma della diversità quale elemento costitutivo della realtà di tutte le classi italiane. Tale presenza, unitamente ad altre tipologie di bisogni educativi speciali- BES (OECD, 2005), tra cui le difficoltà di apprendimento di origine ambientale e non neurologica, impongono alla comunità scientifica l’impegno di offrire un contributo fattivo per elevare i livelli di partecipazione e di apprendimento di tutti gli/le allievi/e, sostenendo gli insegnanti in un compito che molto spesso viene percepito particolarmente complesso e, talvolta, quasi impossibile. In considerazione della diversità dei bisogni educativi individuali, non è infatti pensabile realizzare azioni didattiche rivolte a un/a alunno/a medio/a, ma non è nemmeno sostenibile pensare che i docenti possano proporre una individualizzazione/personalizzazione delle attività diversa per ogni discente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.