Leggere la periferia. Tra Sostrato e Memoria: il caso studio di Tor Fiscale, Roma

La Mappa della Campagna romana al tempo di Paolo III del 1547, attribuita ad Eufrosino della Volpaia, è secondo Giuseppe Strappa strumento necessario per comprendere come ancora oggi non siano stati compresi la forma e la struttura della periferia est di Roma. I grandi tracciati territoriali antichi della via Tiburtina, Labicana, Prenestina e Latina vengono rappresentati come filamenti adagiati sui modesti rilievi tra i quali si scorgono, in una visione già pittoresca, i resti romani e le torri medievali senza una netta gerarchizzazione e volontà di comprensione del loro ruolo nel territorio antropizzato. La periferia appare così ancora oggi, il luogo dell’astrazione, senza una struttura definita, e ancor più grave senza una storia urbana. La struttura è invece chiara e leggibile. La storia un processo vivo. Il sostrato archeologico e morfologico infatti riemerge definendo l’edilizia spontanea che si attesta sulle grandi vie consolari e sui percorsi di crinale e di fondovalle, gerarchizzandosi e specializzandosi nel tempo. Il caso studio che verrà presentato è quello del quartiere romano di Tor Fiscale, borgata formatasi sull’antica Via Latina, a ridosso del grande sistema di acquedotti antichi e moderni che caratterizzano l’area est della città. Si dimostrerà come applicando sulla periferia gli stessi strumenti di lettura del processo formativo del tessuto storico consolidato è possibile comprendere il “caos” di questa parte di città ed evincere una metodologia d’intervento per la sua trasformazione.