In her pioneering work published in 1960 – English Friars and Antiquity in the Early Fourteenth Century England – Beryl Smalley draws attention to a group of leading English friars who stand out in the panorama of medieval biblical exegesis “as representatives of a classicising type of literature”. The “classicizing friars” – this is how Smalley labels them – reveal an extraordinary bent for the literature, mythology, history and philosophy of pagan antiquity. Their decision to use the Greek and Latin classics in parallel with the most important theological sources to comment the Bible is an interesting experiment in medieval biblical exegesis. In so doing the “classicizing friars” shaped a form of creative exegesis based on the interpreter’s selection of a textual inventory from the Classics of Antiquity to create a gloss of Scripture’s narrative, goal and subject matter. This paper focuses on the Commentary to the Book of Wisdom by Robert Holcot. By adopting a transdisciplinary approach, I focus on the theme of creation to explore the use of the classical tradition in Holcot’s In Sapientiam. I look at the strategies the Dominican friar adopted to select and organize the Greek and Latin “auctoritates” to develop a new way of reading the Bible. The aim is to demonstrate how through the use of exempla and the culture of pagan antiquity medieval biblical exegesis becomes the site of literary and didactic experimentation and creativity.

In English Friars and Antiquity in the Early Fourteenth Century England Beryl Smalley richiama l’attenzione su un gruppo di frati inglesi che si distinguono nel panorama dell’esegesi biblica medievale in quanto rappresentanti di un tipo di letteratura classicheggiante. Questi religiosi rivelano un interesse senza precedenti per la storia, la filosofia, la letteratura e il mito del mondo classico che utilizzano, insieme alle più importanti fonti teologiche per commentare la Bibbia. Ne risulta una forma di “esegesi creativa”, basata sulla creatività dell’interprete e su una costellazione di opere legate all’antichità pagana, spesso mediate dalla mitografia medievale e dai compendi in circolazione all’epoca. Questi testi diventano parte del contesto per la lettura della Bibbia e contribuiscono alla produzione di una glossa della narrazione, dell'obiettivo e dell'argomento delle Scritture Questo saggio prende in esame il Commento al Libro della Sapienza di Robert Holcot. Attraverso un approccio interdisciplinare, il discorso di concentra sul tema della creazione per esaminare la presenza della tradizione greca e latina e le strategie che l’autore adotta per selezionare le “auctoritates” classiche al fine di elaborare un modo nuovo di leggere il testo sacro. L’analisi dimostra come, grazie all’uso degli exempla e della cultura dell’antichità pagana, oltre ad essere il luogo in cui Holcot rivela la sua creatività, l’esegesi biblica diventa anche la sede per la sperimentazione e didattica e letteraria.

Frati classicheggianti e esegesi creativa: il Commento al Libro della Sapienza di Robert Holcot / DI ROCCO, Emilia. - In: STUDIUM. - ISSN 0039-4130. - 1:(2023), pp. 195-222.

Frati classicheggianti e esegesi creativa: il Commento al Libro della Sapienza di Robert Holcot

Emilia Di Rocco
Writing – Original Draft Preparation
2023

Abstract

In her pioneering work published in 1960 – English Friars and Antiquity in the Early Fourteenth Century England – Beryl Smalley draws attention to a group of leading English friars who stand out in the panorama of medieval biblical exegesis “as representatives of a classicising type of literature”. The “classicizing friars” – this is how Smalley labels them – reveal an extraordinary bent for the literature, mythology, history and philosophy of pagan antiquity. Their decision to use the Greek and Latin classics in parallel with the most important theological sources to comment the Bible is an interesting experiment in medieval biblical exegesis. In so doing the “classicizing friars” shaped a form of creative exegesis based on the interpreter’s selection of a textual inventory from the Classics of Antiquity to create a gloss of Scripture’s narrative, goal and subject matter. This paper focuses on the Commentary to the Book of Wisdom by Robert Holcot. By adopting a transdisciplinary approach, I focus on the theme of creation to explore the use of the classical tradition in Holcot’s In Sapientiam. I look at the strategies the Dominican friar adopted to select and organize the Greek and Latin “auctoritates” to develop a new way of reading the Bible. The aim is to demonstrate how through the use of exempla and the culture of pagan antiquity medieval biblical exegesis becomes the site of literary and didactic experimentation and creativity.
2023
In English Friars and Antiquity in the Early Fourteenth Century England Beryl Smalley richiama l’attenzione su un gruppo di frati inglesi che si distinguono nel panorama dell’esegesi biblica medievale in quanto rappresentanti di un tipo di letteratura classicheggiante. Questi religiosi rivelano un interesse senza precedenti per la storia, la filosofia, la letteratura e il mito del mondo classico che utilizzano, insieme alle più importanti fonti teologiche per commentare la Bibbia. Ne risulta una forma di “esegesi creativa”, basata sulla creatività dell’interprete e su una costellazione di opere legate all’antichità pagana, spesso mediate dalla mitografia medievale e dai compendi in circolazione all’epoca. Questi testi diventano parte del contesto per la lettura della Bibbia e contribuiscono alla produzione di una glossa della narrazione, dell'obiettivo e dell'argomento delle Scritture Questo saggio prende in esame il Commento al Libro della Sapienza di Robert Holcot. Attraverso un approccio interdisciplinare, il discorso di concentra sul tema della creazione per esaminare la presenza della tradizione greca e latina e le strategie che l’autore adotta per selezionare le “auctoritates” classiche al fine di elaborare un modo nuovo di leggere il testo sacro. L’analisi dimostra come, grazie all’uso degli exempla e della cultura dell’antichità pagana, oltre ad essere il luogo in cui Holcot rivela la sua creatività, l’esegesi biblica diventa anche la sede per la sperimentazione e didattica e letteraria.
Book of Wisdom; Medieval Biblical Exegesis; Robert Holcot
01 Pubblicazione su rivista::01a Articolo in rivista
Frati classicheggianti e esegesi creativa: il Commento al Libro della Sapienza di Robert Holcot / DI ROCCO, Emilia. - In: STUDIUM. - ISSN 0039-4130. - 1:(2023), pp. 195-222.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11573/1680964
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